Una giocosa notte al Liceo D’Oria

di Beniamino Becci 1B

La notte del Liceo Classico è una sera in cui tutte le formalità sembrano scomparire e farti scoprire che la scuola è anche uno spazio in cui stare insieme per condividere non solo nozioni ma anche allegria, divertimento, musica e chiacchiere.

Alla notte del liceo classico D’Oria, mi sono occupato, come reporter, di assistere alla performance dei giochi dell’antichità e ho scoperto che sia i greci che i latini giocavano moltissimo sia da bambini che da adulti. Gli antichi attribuivano grande importanza al gioco riconoscendo il suo valore educativo e l’importanza della competizione per lo sviluppo dell’abilità personale.

I bambini greci e romani facevano alcuni giochi con le noci, cosi come oggi si usano le biglie, sia in casa che all’aperto. Il gioco delle noci era cosi importante e comune da far nascere il detto “RELINQUERE NUCES” che significa lasciare il gioco delle noci e divenne metafora della fine della fase dell’infanzia.

Sono stati presentati anche giochi con le Carte dell’Olimpo in cui venivano poste domande sulle divinità Greche rappresentate per verificare l’abilità e le conoscenze.

Le presentazioni dei giochi sono state accompagnate da citazioni di poeti e autori importanti della classicità che, ad esempio, lodavano personaggi del tempo per la loro bravura nel gioco come oggi si usa fare per lo sport.

E’ stato divertente vivere la scuola per incontrarsi e stare insieme al di fuori del normale orario scolastico, condividendo i talenti degli studenti e le conoscenze su aspetti non sempre usuali nella didattica.