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ADOZIONI DA PARTE DI COPPIE OMOSESSUALI, l’Italia è pronta?

L’argomento è molto discusso, ma il Bel Paese non ha ancora una posizione chiara.

Oggi la l’adozione da parte di coppie omosessuali è consentita in 26 stati: Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Svezia, Norvegia, Austria, Islanda, Israele, Stati Uniti d’America, Canada, Argentina, Brasile, Uruguay, Sudafrica, Finlandia, Andorra, Colombia, Irlanda, Malta, Portogallo e Nuova Zelanda.

Per quanto riguarda l’Italia la legge n. 76 del 2016, ha regolamentato per la prima volta in Italia le unioni tra persone dello stesso sesso, garantendo una serie di importanti diritti per le coppie gay. Tra questi, però, manca il riconoscimento, seppur discusso della possibilità di adottare il figlio del partner, facoltà prima inserita e poi stralciata, nel provvedimento legislativo.

A fronte di questa lacuna normativa, tuttavia, sono i giudici che in maniera ormai uniforme riconoscono alle coppie omosessuali il diritto di essere riconosciuti, genitori di un figlio.

Per questa tematica, c’è da chiedersi: esiste un esito, negativo o positivo riguardo questo argomento, o esistono solo punti di vista frutto di riflessioni e morali soggettive?

Secondo Paul Sullins, docente di sociologia alla Catholic University Of America di Washington “i figli di genitori omosessuali hanno il doppio delle probabilità di sviluppare problematiche emotive, come depressione o ansia, degli altri bambini”. Secondo una tesi basata su circa 75 studi che afferma che ci sono differenze tra i bambini figli di omosessuali e figli di eterosessuali, un bambino ha bisogno di una figura maschile e una femminile. Questa affermazione risulta però inesatta per la ricerca internazionale dell’Associazione Italiana di Psicologia, che  invece afferma che non sono né il  numero né il genere dei genitori a garantire le condizioni di vita migliori per il bambino, ma la loro capacità di assumere il loro ruolo.

Molte persone sono contrarie alle adozioni gay perché credono che molti più bambini diventerebbero come i genitori: in realtà la stragrande maggioranza degli omosessuali nascono da coppie etero, quindi l’orientamento sessuale dei genitori non influenza quello dei bambini.

Secondo un interessante sondaggio compiuto in una classe del liceo classico Eliano di Palestrina, in provincia di Roma, 14 ragazzi su 20 sono a favore dell’adozione gay, 1 persona si astiene dal giudizio e 5 persone sono contro. Di queste 5 persone, 3 sono contro perché pensano che il mondo non sia ancora “pronto” per accettare un bambino con due genitori dello stesso sesso, e le altre due pensano sia “contro natura”. Da questo sondaggio si può infine dedurre che, fatta eccezione per una minoranza, la maggior parte della classe è pro. Questo mostra quanto i ragazzi siano aperti mentalmente  e quanto siano capaci di comprendere la diversità. Stessa cosa non si può dire degli adulti perché, secondo alcuni dati, solo 2 su 10 sono a favore dell’adozione gay.

Il problema, quindi, sono i giovani inesperti che accettano di tutto senza pensare o sono gli adulti con la loro visuale statica del mondo?

Annarita Baragli, I C