VIAGGIO NELLA MEMORIA

IL Liceo di Canicattini Bagni celebra oggi la “Giornata della Memoria” con testimonianze e proiezioni video, gli studenti dedicano l’assemblea di istituto ad una giornata del “ricordo”, la persistenza del passato per comprendere il presente e progettare il futuro. Alcuni ragazzi delle diverse classi, in modo diverso e con impegno, hanno dimostrato che questa pagina orrenda della nostra storia non sia mai dimenticata e le parole ascoltate attraverso le letture dei nostri ragazzi devono rappresentare un monito affinchè queste atrocità non si ripetano più. Attraverso un buon “dosaggio” di testo ed immagini abbastanza efficaci nel contesto e nel merito del tema trattato, gli alunni delle classi 5A e 5 B hanno coordinato i lavori coadiuvati dal prof. Petruzzelli, e per la parte storica dalle docenti proff. Palermo e Baldini. Per tenere viva la memoria gli studenti del liceo hanno trattato il testo della poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo”, introduttiva dell’omonimo romanzo e parti dello stesso rappresentandole,  uno stralcio dell’intervento pronunciato il 5 giugno 2018 al Senato della Repubblica dalla senatrice a vita Liliana Segre, che fu deportata ancora bambina, insieme ai propri familiari uccisi nei campi di sterminio nazisti, e fu poi liberata il primo maggio 1945 a Malchow, dove c’era un sottocampo del lager di Ravensbrück (il più grande campo di concentramento interamente femminile della Germania nazista, nel quale negli ultimi mesi di guerra vennero trucidate decine di migliaia di donne, molte con i loro bambini);  il testo della canzone “Auschwitz (La canzone del bambino nel vento)” del cantautore e scrittore Francesco Guccini; una frase tratta dal “Diario” di Anna Frank, che come tanti in Europa fu salvata e nascosta (nel suo caso in Olanda, che però nel 1940 fu occupata dalle forze armate tedesche) da persone amiche e coraggiose (e la ricorrenza del 27 gennaio serve anche per ricordare il ruolo di coloro che si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria incolumità hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati), ma poi qualcuno la denunciò, provocandone l’arresto unitamente alle famiglie che abitavano nello stesso nascondiglio. Quest’anno Anna Frank avrebbe compiuto 90 anni, ma è morta a neppure 16 anni nel campo di concentramento nazista di Bergen-Belsen. “Ieri come oggi, ci ricorda l’Assessore alla pubblica Istruzione e alla Cultura Loretta Barbagallo, questa specie di tendenza, dura a morire purtroppo, fa si che ogni giorno milioni di persone subiscano atroci torture nella completa indifferenza degli altri che, si nascondono dietro maschere di buon senso, continuando a vivere passivamente. Dovete essere voi giovani le voci fuori dal coro che devono opporsi a tutto questo negazionismo e capire che non è negando l’avvenimento di tali atti che le cose potranno risolversi.”

La professoressa Rita Palermo ritiene che i professori e la scuola siano, per gli studenti, l’anello di congiunzione tra chi ha visto e chi, fortunatamente, non ha vissuto ciò. L’intento è formare le generazioni alla tolleranza, al rispetto e all’aiuto reciproco, sebbene ci siano ancora episodi di antisemitismo. La Shoah ci ha insegnato però che l’indifferenza non è la strada giusta e la paura della violenza è sempre dietro l’angolo. Dovanno essere i giovani la svolta per una partecipazione piu’ consapevole nella società, dovranno essere le sentinelle della memoria e imparare dai gravi errori del passato, affiche la Storia, come dicevano gli antichi, diventi Maestra di Vita.