Elon Musk, il “Leonardo da Vinci” dell’epoca moderna

Nella storia dell’umanità ci sono stati numerosi soggetti che sono stati in grado di rivoluzionare il mondo grazie alle loro ambizioni, idee ed invenzioni e noi abbiamo la fortuna di trovarci di fronte ad uno di questi.
Elon Musk è un imprenditore di 48 anni nato in Sudafrica e naturalizzato statunitense a capo di alcune delle aziende più rivoluzionarie mai esistite, capaci di modificare la nostra concezione di “mondo” e addirittura con la potenzialità di rendere la razza umana una razza multi planetaria.
Musk, all’età di 24 anni si laurea in economia, poi in fisica e nel 1999 rinuncia al dottorato in fisica per iniziare il suo progetto che termina con la creazione della famosissima compagnia “PayPal” e la vendita di questa, nel 2002, a eBay per ben 1,5 miliardi di dollari.
Con i milioni ricavati dalla vendita di PayPal, Elon si dedica a tutti gli ambiti che lo rendono ora “l’imprenditore più visionario in circolazione”, a detta dell’imprenditore e genio della comunicazione Marco Montemagno.
Già nel 2002 Elon fonda la Space Exploration Technologies Corporation “SpaceX”, azienda che progetta e produce razzi riutilizzabili e veicoli spaziali fini al trasporto orbitale, ma in futuro anche interplanetario di persone e merci. Questa azienda punta a ridurre drasticamente i costi dell’accesso allo spazio progettando veicoli spaziali a regola d’arte e i dati dicono già che sono riusciti a ridurre i costi per raggiungere la stazione spaziale del 90%. Una delle loro innovazioni più importanti è stata quella di rendere riutilizzabili i mezzi lanciati con un sistema di ritorno a terra, così da risparmiare milioni di dollari nella produzione di nuovi razzi che altrimenti andrebbero persi. E punta anche all’evoluzione delle tecnologie attuali così da permetterci di colonizzare altri pianeti a partire da Marte in tempi brevi.  Elon promette di arrivarci entro il 2024. E non è tutto! Musk nel 2003 fonda la “Tesla”. Un’azienda che, in un mondo in cui domina la benzina, decide di produrre autovetture elettriche, proponendo macchine accattivanti, veloci, con autonomie adeguate e innovative così da farsi strada in uno dei mercati più competitivi esistenti.
Con queste macchine, vediamo per la prima volta il pilota automatico utilizzabile su strada. Già così sembra un’ottima idea, ma dobbiamo ancora considerare una delle parti più importanti: l’impatto sull’ambiente. Infatti il passaggio all’elettrico diminuirebbe drasticamente i consumi, aiutando così la salvaguardia dell’ambiente.
Un’altra delle più importanti aziende fondate da questo imprenditore è “Neuralink” che studia il funzionamento dei neuroni e l’informazione con cui il nostro cervello comunica con l’esterno così da creare delle tecnologie con un enorme potenzialità che sfrutterebbero l’interfaccia neurale per molteplici fini. Sono già riusciti a registrare l’informazione che si trova sotto forma di impulsi elettrici, tradurla e iniziare a controllarla rendendola messaggi input-output con le nostre tecnologie.
In un immediato futuro potremmo iniziare ad usare telefoni ed elettrodomestici con i pensieri, entrare in mondi virtuali, ma soprattutto ci sarebbe un enorme sviluppo sul campo medico. Infatti, quando si parla di informazioni provenienti dai neuroni parliamo di ogni informazione che siamo in grado di percepire o pensare; se parallelamente a queste tecnologie si evolve il campo degli stimolatori muscolari e dei sensori, saremo in grado di far riprendere a camminare ad una persona paralizzata, a far vedere i colori ad una persona che non li ha mai visti e a curare malattie autoimmuni come, il Parkinson.
Già così quest’uomo ha dimostrato la sua capacità di rendere ogni idea una realtà, eppure ha inventato ancora altro. Attualmente, sta cercando di modificare il modo in cui ci muoviamo nel mondo, sviluppando diverse tecnologie innovative come dei tunnel a 30-40-50 livelli sotto terra per minimizzare incidenti e massificare le velocità oppure delle capsule magnetiche capaci di raggiungere 3 o 4 volte la velocità delle migliori automobili del momento o addirittura di sfruttare i suoi razzi riutilizzabili per muoversi da una parte all’altra del pianeta, riducendo così, a meno di un’ora, ogni possibile tratta planetaria.

Mattia Platania, III BSA