Romeo and Juliet: Una storia che non muore mai

Lo spettacolo è un libero adattamento dell’opera in lingua originale di William Shakespeare diretto da Paul Leno con la collaborazione del cast formato da Dominic Blight, Olivia Jayne Currie, Luke Grainger, Elize Layton, Naomi Porter, Mac Rathuill e William Toulin. Il musical viene messo in scena al teatro Orione, collocato in via Tortona 7, dalle ore 11.30 alle ore 13.30.

La famosissima opera di William Shakespeare, “Romeo and Juliet”, narra una storia che non muore mai e questa volta il regista Poul Leno riesce veramente ad attualizzarla: Senza nessuna forzatura, nè tantomeno incoerenza, accosta la storia classica dei due amanti a canzoni e colonne sonore moderne creando così, con sorprendente successo, il suo musical.

L’argomento principale del musical, anche se leggermente ridotto, è la storia di Romeo e Giulietta, due giovani che si innamorano a prima vista ma sono ostacolati da uno spiacevole inconveniente: le loro due famiglie sono rivali da anni. Segue poi una sfortunata serie di eventi, a causa dei quali Romeo e Giulietta sono costretti a lottare per il loro amore. Il finale è sconvolgente e fuori da ogni aspettativa, arricchito e reso attuale dalle migliori canzoni di autori come “Ed Sheeran” o gruppi musicali come gli “Imagine Dragons”. Nonostante quest’ultima caratteristica, il contesto storico nel quale viene introdotta la rappresentazione è quella seicentesca.

Il principale tema trattato è l’amore dei due giovani contrapposto all’odio delle due famiglie. La musica e le varie colonne sonore sono moderne, mirate ad ascoltatori adolescenti ma di grande coinvolgimento anche per adulti di ogni età. La tecnica recitativa usata e quella del teatro tradizionale, secondo la quale il pubblico non viene coinvolto durante la presentazione dell’opera; inoltre, alla fine, gli attori danno la loro disponibilità ne caso in cui qualcuno volesse fargli qualche domanda. La scenografia è semplice ma efficace. La trama dello spettacolo, rispetto alla trama originale dell’opera di Shakespeare, è leggermente ridotta, in modo tale da non rendere il musical troppo lungo e troppo pesante. Un’altra differenza fondamentale rispetto all’originale Shakespeariano è la partecipazione di attrici donne alla rappresentazione dello spettacolo. Il musical è in lingua originale e interpretato da attori madrelingua.

Il processo di attualizzazione di un’opera che ha profondamente segnato la storia della letteratura è molto complicato ma utile al fine di semplificarne e alleggerirne la comprensione a tutti i giovani. Nonostante la lingua sia l’inglese, grazie alle parole ben scandite ed ad un ritmo non troppo veloce, ognuno può senza alcuna difficoltà capire il significato e la traduzione italiana di ogni dialogo. Più di un attore svolge due ruoli e, nonostante ciò richieda un grande sforzo mnemonico e per questo sia molto apprezzabile, forse l’unico punto di debolezza di questo spettacolo è il fatto che una donna reciti un personaggio maschile poiché rischia di sottrarre credibilità alla rappresentazione e, a tratti, di mandare in confusione il pubblico.

Elena Pierfederici