Pensieri per ricordare

La classe 3 C dell’istituto comprensivo Matteo Ricci in questi giorni dedicati al ricordo del terribile genocidio compiuto dai nazisti nel corso della Seconda guerra mondiale, ha avuto modo di riflettere in maniera profonda sugli eventi terribili di quegli anni e sul valore della memoria da tramandare nel tempo. Abbiamo raccolto i pensieri più significativi.

“Io penso che ricordare sia l’unico modo per andare avanti. Ricordare è la nostra arma o scudo per difenderci dagli ignoranti o stupidi. Dalla Shoa dobbiamo imparare, per poi fondare una civiltà basata sul rispetto e capace di rispettare, apprezzare e amare le differenze.” (Francesca)

“Io credo che ricordare faccia bene. Ricordare è non dimenticare. Fare in modo che non succeda mai più. Sono scioccata di quanta cattiveria umana sia stata ‘sprigionata’ durante la Seconda guerra mondiale. Non pensavo che l’uomo potesse fare così schifo.” (Sofia)

“Io penso che l’umano abbia tirato fuori tutto l’odio che poteva svolgendo queste azioni malvagie. Io mi chiedo sempre una cosa: e se i nazisti fossero nati ebrei? Si sarebbero difesi? E cosa avrebbero fatto per difendersi? Ma non sono mai riuscito a darmi una risposta perché definire gli ebrei una “razza inferiore” penso che sia da “de-pensanti” e ignoranti”. (Luca)

“C’è poco da dire sull’orrore che c’è stato in passato, sulla cattiveria umana, fino a dove l’essere umano si spinga. Penso che tutto ciò sia successo per paura e per sentirsi superiori. Non ho parole per descrivere quello che è successo, posso solo ricordare e  non scordare per non farlo riaccadere. (Sophie)

“Non ci sono parole per descrivere quello che hanno subito e quello che hanno visto. Delle persone ritenute “diverse” da un uomo pazzo sono morte. Non ho capito e nessuno ancora ha capito perché è successo. Alle persone veniva tolta la loro umanità, la loro vita. Non avevano più un nome, erano solamente dei numeri. Una cosa così non si può descrivere, il loro dolore, la loro paura quotidiana di morire. Una cosa così non deve più avvenire e non doveva accadere. Le persone hanno sofferto e chi ha causato questo orrore non si è pentito. La Shoah è stata una cosa orribile. Ancora oggi le persone (non tutte per fortuna) sono colpite dalla “malattia” del razzismo e sostengono che sia giusto quello che è successo. Spero veramente che cambino idea. Il giorno della memoria serve a ricordare quello che è successo e fare in modo che non si ripeta più.” (Flavia)