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Incontro-dibattito dal titolo “Insieme per una migliore connessione a Internet”

Il Safer Internet Day è la giornata internazionale di sensibilizzazione sui rischi che comporta l’utilizzo di Internet; si tratta di un’occasione preziosa per chiamare a raccolta l’intera comunità scolastica, studentesse e studenti, docenti, personale della scuola, famiglie e soggetti del territorio, sul tema dell’utilizzo consapevole della rete.
L’Istituto omnicomprensivo “A. Giordano” di Venafro, mostrando, ancora una volta grande sensibilità ed attenzione su tematiche assai rilevanti, come quelle del bullismo e del cyberbullismo,  ha ritenuto di dare il giusto rilievo alle problematiche legate all’utilizzo improprio degli strumenti informatici.

È stato perciò organizzato, nella giornata dell’11 febbraio, un interessante incontro di riflessione e condivisione con studenti, docenti e istituzioni dal titolo “INSIEME PER UNA MIGLIORE CONNESSIONE A INTERNET”.

L’evento, che mirava a sensibilizzare l’attenzione sull’uso consapevole degli strumenti informatici, attraverso i quali si attuano, oggi, le forme più diffuse di attacco sul web, ha consentito attente riflessioni sulle nefaste conseguenze di un utilizzo sconsiderato dei social network, con particolare riferimento al fenomeno del cyberbullismo ovvero alle minacce ed alle offese commesse attraverso la Rete.

Purtroppo, i fatti di cronaca degli ultimi anni hanno narrato numerosi episodi di cyberbullismo. Secondo alcuni studi, questo fenomeno rappresenta ormai il 34% circa di tutte le varie forme di bullismo che vengono perpetrate a danno di milioni di ragazzi provenienti da ogni parte del mondo e avviene principalmente via chat, ovvero tramite l’uso di servizi di messaggistica istantanea e social network.

L’incontro ha avuto inizio con il saluto ai presenti della Dirigente scolastica, Prof.ssa Carmela Concilio, che oltre a focalizzare l’attenzione sui nuovi mezzi di comunicazione, ha voluto mettere in evidenza il ruolo che può giocare la scuola nella prevenzione di tale fenomeno, purtroppo, sempre più dilagante, al punto da rappresentare un vero e proprio male sociale.

Sono seguiti poi, una serie di interessanti interventi, da parte di esperti della Polizia Postale, del prof. Gianni Capobianco dell’Università del Molise e del dott. Zarriello, giornalista e presidente di Digital media.

Tutti hanno evidenziato come la piaga del cyberbullismo, presente sin dalle scuole primarie, necessiti di rigorosi interventi di prevenzione e di informazione, costituendo un serio ed effettivo pericolo all’interno dell’ambito scolastico, considerato che, ormai, colpisce due vittime su cinque.

È risultata, quindi, evidente, la necessità e l’importanza del ruolo genitoriale nel processo educativo dei ragazzi, così come quello della scuola, spettando, infatti, a loro il compito essenziale di insegnare e delimitare  il confine tra lo scherzo ed il reato, tra la bonaria presa in giro e veri e propri atti criminosi.

L’utilizzo di  Internet e dei i social network consapevolmente è una delle prime cose che si ha necessità di fare per provare a combattere il cyberbullismo. Così da evitare di ricevere messaggi denigratori, insulti, ricatti e minacce, prestando attenzione al proprio comportamento online.

In ogni modo, è emersa, come essenziale, la necessità di denunciare alla autorità competenti chi lede ed offende in ogni momento della giornata e in qualsiasi luogo la dignità altrui.

Comunque, molto apprezzato, è stato anche il contributo fornito dagli studenti delle quarte classi superiori, che hanno offerto validi interventi sulle tematiche oggetto del dibattito, così come lo spot di Pubblicità Progresso, realizzato dal gruppo comunicazione dell’Istituto.

Infine, ha destato molta commozione, il drammatico monologo sul cyberbullismo, che è stato dedicato al ricordo di Martina, una delle tante giovani vittime del web.

Praticamente un grido di dolore e la speranza che mai più, in futuro, ci siano altre Martina.

Candida Izzi