• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Una scalinata per la cultura classica e il recupero del territorio

Una scalinata per la cultura classica e il recupero del territorio

di Giorgia Mori 1B

Il 13 Febbraio 2020, nello spazio adiacente l’edificio scolastico del liceo classico “D’Oria” e della scuola media “D’Oria Pascoli”, si è tenuta l’inaugurazione della scalinata in onore del grecista Vincenzo Longo , che ha dedicato la sua vita allo studio e alla traduzione dei classici. A prendere parte a questa cerimonia sono state molte autorità tra cui il vicesindaco Stefano Balleari, Francesco Vesco, presidente del Municipio del Medio Levante, Federica Cavalleri, assessore del Municipio di Centro-Est, e Claudia Rubbi, moglie del prof. Longo. Il vicesindaco ha ricordato l’illustre grecista e ha poi sottolineato l’impegno del comune in particolare nella tematica della cura e del rispetto verso la città di Genova, che tramite iniziative e futuri rinnovamenti punta ad essere una città migliore. In seguito è intervenuta anche la professoressa Rubbi che, molto emozionata, ha parlato anche di quelli che erano i valori umani del marito; successivamente due alunne del liceo e delle medie hanno sottolineato l’importanza della cultura classica nella formazione, di come sia vista e affrontata dai ragazzi di oggi. Il vicesindaco, a conclusione della cerimonia, ha risposto ad alcune domande.

Secondo lei, l’intitolazione di questa scalinata al professor Longo, può stimolare i giovani classicisti genovesi?

Sicuramente questo è un tributo ad una persona che nel corso della sua vita ha cercato, con grandi risultati, di far innamorare i propri studenti ad una lingua tutt’altro che morta, che ci permette di ragionare e approfondire una cultura importante che c’è stata nel passato. Spero che da parte dei giovani sorga la domanda “Chi è Vincenzo Longo?” e che vogliano  informarsi su di lui.  Questo è un primo passo che, se seguito dalla volontà, può portare al raggiungimento di importanti traguardi.

Il rinnovamento di questa scalinata è un passo significativo per la rinascita di Genova?

Questo è uno dei tanti simboli della rinascita genovese, le cose su cui stiamo lavorando sono molte, è difficile riuscire a dare delle priorità. In primo luogo, data una particolare attenzione da parte dei ragazzi riguardo all’ambiente, noi tutti ci stiamo impegnando nel capire ciò che si è sbagliato in passato con la finalità di non commettere gli stessi errori e garantire alle generazioni future un mondo migliore, coinvolgendo anche i giovani. Sono convinto che la teoria delle “Broken windows”, funzioni anche al contrario, dove è presente una situazione di ordine e pulizia è più semplice mantenerla, e che sia uno sprono ad avere più rispetto per la città.

Quali sono i prossimi eventi, da voi organizzati, sempre finalizzati ad un miglioramento della città?

Abbiamo varie intitolazioni in programma, la più vicina è quella di una nuova targa, in onore di Aldo Gastaldi altrimenti noto come Bisagno, medaglia d’oro della Resistenza, di cui è in corso la causa di beatificazione da parte dell’ Episcopato genovese. Stiamo curando anche degli altri progetti come quello di mettere una targa dove ha vissuto l’ingegnere Navone. Sono tante le iniziative che si vanno a collocare in quella che vorremmo diventasse “Genova meravigliosa”, una città attrattiva dove si vive bene, dove i cittadini sono contenti di abitare e dove speriamo che ne vengano altri da altre città.