Burnout, millennials sul podio

Di Arianna Borgese

Shock di salute per i millennials, i tassi di patologie psicologiche adolescenziali sono cresciuti del 30% rispetto alla generazione precedente. Secondo gli studiosi, la differenza generazionale più importante può essere circoscritta a problemi di “salute comportamentale,” depressione, iperattività (ovvero ansia, ADD e ADHD) e abuso di sostanze.

Rispetto ai Gen-X, i millennial tra i 30 e i 39 anni hanno infatti meno probabilità di morire per motivi comuni come infarto e cancro, ma hanno molta più probabilità di morire di overdose accidentale, suicidio e omicidio.

Ultimamente si è anche sentito parlare spesso di burnout: sindrome che nasce dal bisogno di controllo e dal perfezionismo ossessivo in ciò che si fa.

Fa riflettere che sia proprio la generazione millennials, simbolo della precarietà, ad aver sviluppato questa necessità di perfezione maniacale, quest’ansia al fallimento, strettamente legata al dimostrare di essere sempre all’altezza.