A caccia di tesori con safari d’arte

Abbiamo incontrato Laura Sguer,  responsabile del progetto Safari d’arte

Buonasera, ci può raccontare di cosa si tratta? Cos’è il Safari d’arte?

“Il safari d’arte è una proposta culturale innovativa che permette di visitare le città d’arte con una modalità originale e divertente coinvolgendo i partecipanti in una caccia al tesoro per individuare, con l ‘aiuto di una mappa e di indizi fotografici, i particolari sui monumenti. Si può svolgere con il supporto del libro della collana Safari d’arte play&learn tour oppure con la app Safari d’arte.”

Esattamente come si svolge?

“Il Safari d’arte si svolge passeggiando per i centri storici delle città. E’ un tour turistico culturale guidato da un operatore Activity leader, che si snoda seguendo un itinerario in 12 tappe. L’operatore si occupa di raccontare per ogni monumento individuato la storia, la storia dell’arte ma anche curiosità e leggende per rendere il safari d’arte un’esperienza indimenticabile.”

Ci può dare qualche dettaglio sulla collana dei libri e sulla app?

“La collana Safari d’arte comprende ad oggi 18 titoli relativi a percorsi safari d’arte sviluppati in numerose città: I libri sono in formato A5, testo in italiano e in inglese a fronte contiene la mappa, le fotografie e il quiz finale. La app è l’evoluzione tecnologica del libro.”

Chi sono gli operatori Activity leader e che tipo di preparazione hanno?

“Gli operatori Activity Leader Safari d’arte sono esperti di Storia dell’Arte, ma hanno anche acquisito esperienza nell’ambito delle lingue straniere, della recitazione e dell’insegnamento. Gli argomenti saranno presentati attraverso delle tecniche di storytelling, con l’obiettivo di fornire le informazioni in modo istruttivo e accattivante.”

Quanto dura un Safari d’arte? Serve qualcosa di particolare per partecipare?

“La durata è circa due ore e mezza. Servono scarpe comode per camminare e voglia di divertirsi.”

Ha parlato di caccia al tesoro, cosa si vince?

“Non si vincono beni materiali ma si vince la conoscenza!”