Anche tu puoi salvare una vita

Perché diventare volontari

 

“Essere volontario è un privilegio, oltre che una vocazione, ti fa sentire utile nella società di oggi, che resta indifferente davanti ai problemi dei singoli” afferma Andrea Iacobini, uno studente volontario a Torino. “Circa sei mesi fa ero a casa a guardare una serie tv quando mi sono detto: “ Perché stare a casa a perdere tempo quando posso aiutare qualcuno?”.

La Croce Rossa fornisce da oltre 150 anni servizi di primo soccorso in tutte le città Italiane, la maggior parte di coloro che ci lavorano è volontaria perchè vuole aiutare il prossimo.” Il mio sogno di sempre da quando ero piccolo è quello di diventare medico chirurgo” spiega Andrea “ho sempre avuto la voglia e la passione di aiutare chi è in difficoltà, fa parte del mio carattere e del mio essere me stesso prendermi cura degli altri”. Il volontariato è ormai una pratica caduta in disuso tra i giovani che non pensano più al prossimo, ma lo ignorano.” Il percorso per diventare volontario è abbastanza semplice e adatto a tutti” spiega il torinese “Basta avere più di 14 anni e la determinazione. Dopodiché mi sono collegato al sito del comitato regionale della Croce Rossa Italiana di Torino ed è bastato compilare un breve questionario. In seguito, mi hanno contattato e ho seguito un corso. Dopo aver sostenuto un esame facevo parte dei volontari.” Il ragazzo poi cambia espressione e inizia a sorridere mentre una signora anziana lo saluta. “Era la scorsa estate e io ero volontario da poco quando abbiamo ricevuto una chiamata. Un’anziana signora che si è sentita male. Prendiamo l’ambulanza e la portiamo al pronto soccorso. Fortunatamente niente di grave, ma è gratificante che persone che hai aiutato si ricordino di te anche dopo tanto tempo. Ti fa sentire grato e soddisfatto di quello che fai.” Negli ultimi mesi ci sono stati moltissimi casi di aggressioni al personale medico-sanitario nelle strutture ospedaliere di tutta Italia, nell’anno precedente ci sono state circa una media di 7 segnalazioni al mese, come riportato dal presidente della C.R.I. Francesco Rocca. Questo sembra non spaventare il nostro giovane che afferma “è un’ingiustizia che noi volontari veniamo aggrediti perché vogliamo fare del bene. Io cerco sempre di dare il massimo ad ogni paziente che soccorro.”

di Lucà Massimiliano