La psicosi del Coronavirus nelle scuole italiane

Di Gianfranco Quatela, Alessia Reginelli, Gabriel Zamparelli, Evelina Sette, Samuele Pinna

L’epidemia del Coronavirus esplosa a Wuhan, in Cina centrale, tra la fine di dicembre e inizio gennaio, ha già causato circa 2800 morti e quasi 80.000 contagi nel mondo, diffondendo tra la popolazione caos e preoccupazione. Anche in Italia la notizia è arrivata in poco tempo sulla stampa causando molta agitazione tra la gente e portando anche fra gli alunni delle scuole italiane preoccupazione. Per esempio Marco, un ragazzo dell’Istituto Sinopoli-Ferrini di Roma, ha testimoniato che “la paura è tanta ma non dobbiamo allarmarci”.

Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, sabato 22 febbraio ha comunicato  la chiusura delle scuole per qualche settimana in molte regioni del nord Italia dove ci sono circa 180 contagiati. A Roma, Annunziata Di Rosa, la dirigente scolastica dell’Istituto Sinopoli Ferrini, ha affermato: “Per prima cosa dobbiamo pensare alla salute degli alunni e a tranquillizzare i loro genitori seguendo le indicazioni del Miur e dei 10 passaggi anti-Coronavirus”. Il Governo ha inoltre deciso di sospendere per precauzione tutte le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione organizzati dalle scuole. Il padre di Luca, uno studente della Sinopoli, ha detto la sua opinione sull’idea di mandare a scuola gli alunni in questi giorni ed ha dichiarato: “È una situazione difficile ma dobbiamo restare calmi e, per quanto riguarda mio figlio, per il momento andrà a scuola fino a quando non si prenderà un provvedimento per la sospensione delle attività didattiche”.

Inoltre, in questo periodo sono stati presi d’assalto tutti i supermercati delle zone rosse comprese le farmacie dove i gel disinfettanti e le mascherine si sono esauriti in pochissimo tempo; l’unico modo per comprare questi prodotti è quello di ordinarli su internet ma purtroppo anche lì è tutto esaurito o meglio i disinfettanti si trovano a prezzi proibitivi. L’unica cosa da fare è seguire i consigli dei medici e sopratutto non lasciarsi prendere dal panico.