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MORTI DA INQUINAMENTO NEL SIRACUSANO IL J’ACCUSE DI DON PRISUTTO E LA MESSA DEL 28 DEL MESE

Sul Corriere della Sera abbiamo letto con interesse un articolo- intervista sull’impegno civico di don Palmiro Prisutto, un sacerdote di Priolo, in Sicilia, che il 28 di ogni mese, quindi anche oggi, salvo divieti legati al Coronavirus,  celebra una messa per ricordare i nomi dei malati di cancro che sono morti a causa dei dodici impianti industriali che si trovano lungo 40 chilometri di costa, nel siracusano. Ci sono infatti 4 raffinerie, una fabbrica di cloro a celle di mercurio, una di magnesio, un inceneritore, un cementificio, tre centrali termoelettriche e un depuratore. Non solo, in quell’occasione il don legge l’età del morto a causa degli impianti prima citati e il tipo di tumore che l’ha ucciso. Don Prisutto ha detto che  nella sola Augusta in sei anni ci sono stati più di mille morti da inquinamento. Le donne sono decedute  soprattutto per cancro al polmoni, gli uomini al colon retto.
Don Prisutto ha detto “Sono stanco di seppellire i nostri cari. Nel 1990 è stato riconosciuto il danno ambientale, ma poi non è successo nulla. Dopo trent’anni solo l’8% delle zone contaminate da metalli pesanti, diossina e idrocarburi è stata bonificata. E si continua a morire di inquinamento e di tumore”.
Noi della redazione di Sturlanews non possiamo che ringraziare il Don per il suo impegno e sperare che si faccia finalmente qualcosa per quelle povere popolazioni.

 

Redazione di SturlaNews