Se qualcuno ce lo avesse raccontato in tempi non sospetti non ci avremmo mai creduto. Ma da un giorno ad un altro abbiamo dovuto repentinamente chiudere un capitolo della nostra vita e iniziare a scriverne un altro. Tutto nuovo. Frastornati e confusi, sia grandi che piccini, in questi giorni ci stiamo interrogando da dove iniziare a scrivere perché abbiamo dovuto innanzitutto mettere in ordine le nostre idee confuse. È certamente il tema più difficile da dovere svolgere. Spesso ci tocca cancellare gli sbagli e riscriverci su. Neppure la storia ci è d’aiuto e la scienza sta cercando le risposte. Nessuno di noi, infatti, aveva mai vissuto questi momenti e l’adattamento al nuovo modo di vivere tra tante incertezze ci fa un po’ paura. 
Anche la scuola che per noi è un vero punto di riferimento in quanto la nostra classe è la nostra forza, ha chiuso temporaneamente i battenti e la maestra che ogni giorno ci insegna qualcosa è la vita. Stiamo facendo i conti con le libertà che ci mancano e con tutte le restrizioni che ci sono state imposte, ma che abbiamo ben compreso sono necessarie. Sottraiamo dalla nostra vita i contatti umani, addizioniamo le nostalgie, ma moltiplichiamo le speranze. Siamo certi che la prova del nove ci dirà che è proprio questa l’operazione giusta. Capiamo così quanto belli sono i colori dell’arcobaleno, quanto valore abbia un sorriso e quanto sono belli i baci e gli abbracci.
Di quanto fosse bella la nostra vita dobbiamo sinceramente ammettere che non ne avevamo avuto prontezza e neppure coscienza fino a questo momento. Non ci eravamo forse mai interrogati neppure sui perché. Ma la vita, mettendoci alla prova, ci sta insegnando a dare un senso alle cose e ad attribuire un valore irrinunciabile agli affetti. Forse quando questo brutto momento sarà passato riusciremo a dare un senso diverso alle nostre esistenze. In questi giorni sono le nostre mura domestiche le nostre certezze perché è in questo spazio racchiuso che si svolge la nostra vita con le routine quotidiane capovolte. Abbiamo “studiato” tutte le precauzioni e prendiamo tutti gli accorgimenti necessari affinché il virus non ci trovi impreparati. Siamo pronti a vincere la sfida.
Ed è facendo “rete” con la “rete” che la nostra splendida classe continua a dipingere le sue giornate con i colori dell’affetto. Che hanno la stessa vivacità di quelli dell’arcobaleno che spunta dopo ogni tempesta. Il volersi bene è sempre stato il nostro punto di forza e adesso è capace di abbattere anche tutte le nostre distanze. Ma anche a dare un senso diverso alla didattica che è diventata tutta tecnologica.
Condividendo le nostre esperienze nel web in questi giorni proviamo a dimenticare le nostre paure e a mettere insieme le nostre energie. Le stesse che quotidianamente nella nostra classe, non solo ci hanno dato ogni giorno una mano per vincere la paura di affrontare le interrogazioni, ma ci hanno soprattutto fatto vincere le sfide. Quelle della vita che abbiamo per cinque anni condiviso insieme. Nella classe virtuale sono state trasferite le nostre lezioni e i nostri lavori, ma soprattutto sfruttiamo il mezzo tecnologico per tendere una mano a chi ne ha più bisogno per non farlo sentire solo.
Stavolta più delle altre il nostro motto “Uno per tutti e tutti per uno” ci incoraggia perché la nostra “squadra” è unita e, insieme, supererà anche questa sfida. La partita è appena iniziata con la consapevolezza che andrà tutto bene perché #iorestoacasa.
Classe VA- I.C.S. “G. Verdi”- Palermo
Chiara Ajello, Sofia Alazio, Giulia Badalamenti, Asia Bellomo, Daniele Capotummino, Antonino Castiglione, Yi Yang Chen, Sofia Di Giovanni, Ursula Garufi, Alessio Li Vigni, Laura Machì, Filippo Maddaloni, Greta Mannino, Federico Palumbo, Gloria Rosini, Andrea Scarpaci, Danilo Schimmenti, Riccardo Sciortino, Lucia Signorelli, Chiara Tocco, Aurora Vetrano, Rebecca Volturno.
Insegnante: Melania Federico
