Fin da piccolo, mi è sempre piaciuta la scuola e ora che sono costretto a restare a casa ne sento la mancanza. Vivo la scuola un po’ come se fosse il mio lavoro, perché è l’unico dovere veramente importante che ho per diventare qualcuno da grande.
Fare i compiti in questi giorni è un po’ strano perché da un lato c’è la quotidianità dello studio dall’altra la novità del metodo a distanza senza incontrare i professori e la classe.
Questa esperienza mi sta permettendo di migliorare le mie competenze con il computer e con lo studio in digitale. Questo è uno degli aspetti positivi di questa situazione dovuta al coronavirus. Oltre alla scuola come applicazione e allo studio mi mancano molto anche i miei compagni, perché per essere in prima,già si è stabilito un rapporto molto stretto tra tutti noi; infatti siamo come una famiglia e ognuno di noi sta bene con gli altri proprio come me.
Mi sento triste ma il mio morale migliora quando Fabiola, Francesco,Sara, Andrea…mi chiamano per sapere come sto o per raccontarmi qualcosa. Parlare con gli amici è uno dei tanti modi per passare il tempo in casa.
Ho anche riscoperto il piacere di giocare ai giochi da tavolo con mia mamma; inoltre in questi giorni, avendo più tempo, mi sto dedicando al mio hobby preferito: la lettura, infatti, l’altro ieri ho già finito di leggere uno dei tanti libri della saga “Piccoli brividi” che mi piace da impazzire!
Da sempre è noto che la salute viene prima di ogni cosa, ma nonostante tutto, spero che questa brutta situazione finisca al più presto; così potrò rivedere i miei professori e i miei amici.
La CORONA a questo virus va assolutamente tolta, la cultura, la scuola, i libri vanno celebrati, vanno incoronati…..SEMPRE.
Alessandro Passariello 1C
“Marino Guarino” di Melito di Napoli