La mia vita ai tempi del Coronavirus

Coronavirus: questo il virus che affligge il mondo intero. Nelle ultime settimane, però, il Covid-19 è giunto in Europa, colpendo pian piano tutti i paesi del Vecchio Continente.

La situazione è particolarmente grave in Italia, con tutte le regioni colpite. Queste le motivazioni che hanno portato il governo italiano a dichiarare la chiusura di tutte le scuole fino al 15 Marzo 2020, poi fino al 3 Aprile, e chissà cosa ancora.

Così ci tocca stare a casa, limitare le nostre abitudini quotidiane, e aspettare che il tutto passi il prima possibile.

Stare a casa è ciò che molti alunni vorrebbero. Ma solo ora, lontani dai nostri amici e dallo studio in classe, ci accorgiamo che stare chiusi tra quattro mura non è poi così piacevole. Presi in contropiede, ci tocca, come in una partita di calcio, sacrificarci un po’, per il nostro stesso bene. Indubbiamente tutto ciò ha stravolto la mia vita: partendo dalla prima mattinata, non c’è più la sveglia che suona alle 7:00, ma un bel sonnellino lungo lungo. Poi, non andare a scuola non vuol dire per me abbandonare lo studio, infatti penso subito a cosa fare, a cosa ripetere e a cosa approfondire, aspettando gli assegni pubblicati sulla bacheca online. Perché ho imparato che la parola studio vuol dire avere passione per qualcosa, e io non voglio perdere quella fiamma di curiosità che c’è in me. Dopo pranzo, il primo pomeriggio è una noia totale: prima infatti, frequentavo la scuola calcio, ora invece mi tocca palleggiare quel minimo che posso nella mia stanzetta. Allora ecco che torno a studiare, oppure, grazie alla tecnologia, mi connetto online sulla mia console per giocare con i miei amici: distanti ma pur sempre vicini.

Una cosa è certa: in tutto questo stop generale, ho modo di passare più tempo sereno con la mia famiglia. Infatti, non dovendo badare alle stressanti questioni giornaliere, parliamo di più, giochiamo di più e ridiamo di più. Ecco infatti che ogni singola sera rispolveriamo il vecchio Risiko! facendoci la ‘guerra’. Io ho un solo obiettivo, distruggere le armate nere, quelle della Vecchia Volpe, mio padre, che mi ha insegnato tutte le tattiche del caso.Di sicuro il vuoto dentro di me si espande col passare dei secondi, dei minuti, scanditi dal lento ticchettio, tempo che fugge e non si ferma. Di fatto, si sa, il tempo è breve quando si è felici o si vive una gioia, lento e dannato nei momenti più bui.

 #IORESTOACASA, perché, in fondo, TUTTO ANDRA’ BENE!

 

CASANOVA KRYSTIAN   IC

“Marino Guarano”Melito di Napoli