Quattro tipi da Covid-19

Per il coronavirus stanno cercando di creare un vaccino, ma ci sono altri tipi di “virus” che possono essere curati solo tramite la corretta informazione e la cautela.

Quattro e-mail, quattro contesti, quattro persone.

Cara sorellina,

oggi ho speso tutta la giornata a correre tra supermercati. È come se fosse giunta l’apocalisse. Smeralda, sul gruppo di mamme dell’asilo, ha subito fatto sapere a tutti la notizia. Questo virus cinese sta veramente mettendo a rischio ogni cosa… dovevamo andare al sushi questo sabato e naturalmente abbiamo disdetto. Si sa, giapponesi o cinesi che siano, quelli vogliono farci tutti fuori! Appena fu mandato in onda il servizio sul primo paziente positivo, mi sono subito riversata all’Esselunga e ho svuotato lo scaffale dell’amuchina. Chiaramente ho preso anche abbastanza alcool per pulire, carta igenica, qualche chilo di pasta e un po’ di verdure giusto per completare la spesa. Che stress. Ho proprio l’impressione che fra poco dovremo andare a cacciare per mangiare qualcosa.

Le scuole non sono ancora chiuse, ma col cavolo che mando la mia piccola Matilda al macello in questo periodo! Ora devo anche capire come dirle di non andare troppo vicino agli altri bambini, so quanto questo possa essere difficile per il mio piccolo angioletto.

E sai cosa ha detto il mio Paolo? Lui sostiene che è un complotto messo in atto dalle case farmaceutiche con la collaborazione di Bill Gates. Non so che cosa pensare al riguardo, ma il fatto che Gates avesse già previsto questa pandemia nel 2015 sembra una informazione abbastanza convincente!

Anche se il governo sostiene che saranno messi in atto i giusti provvedimenti, io non so veramente se fidarmi o meno. In queste situazioni ogni uomo va per sè. Meno male che fra poco passeranno quegli elicotteri disinfestanti! Andrò domani stesso a fare il pieno di mascherine e antibiotici in farmacia, www.mammeserie.it dice che è l’unica speranza per noi! In aggiunta, muniti di bevande calde e aglio avremo qualche chance…

Più ti scrivo, più mi convinco che l’azione più sensata è quella di raggiungervi al più presto a Bari. Qua a Milano semplicemente non è sicuro per me, Paolo e Matilda.

Vi penso tanto in questo periodo difficile! Un bacione a tutti, e a presto!

Gemma

Hey Alessia,

come stai? Come va là in America? Qua tutto bene, anche se… la gente sta impazzendo! L’ultima bufala dei media è questa presunta epidemia destinata a invadere tutto il mondo, bla bla bla… Noi siamo giovani, siamo forti! Non dobbiamo lasciare che questa stupida influenza ci lasci a casa. Figurati che ai miei amici hanno chiuso le università e a noi lavoratori hanno messo dei regolamenti rigorosissimi. Mi sa che per i primi giorni però posso anche chiudere un occhio, ma ci hanno persino minacciato di tassarci o metterci mesi di galera se non rispettiamo quelli più seri! Ma ci rendiamo conto?!

E poi sono sicurissimo che in fondo i media stiano esagerando tutto, solo per guadagnarci. Non sai quanta gente sta lucrando su questo fatto, sta solo a dimostrare la vigliaccheria da una parte e la credulità della gente dall’altra.

Fino a quando potrò, esco con gli amici e vivo la mia vita. Nessuna stupida malattia potrà mai fermarci! Oggi stesso, io e i ragazzi usciamo al fantacalcio dopo aver visto una bella partitona per metterci forza. La cosa più brutta che può uscire da questa situazione di caos è la sospensione del campionato… ora che avevamo finalmente guadagnato quel nuovo giocatore, sarebbe un vero peccato…

Non vedo l’ora che arrivi in Italia, speriamo che allora sarà finito tutto ‘sto casino.

Bacioni,

il tuo Giuseppe

Amore mio,

spero che tu stia affrontando questa situazione in modo più leggero, là in Inghilterra.

Qua in ospedale è il caos; la gente è stanziata per i corridoi perché non ci sono più posti, spesso poi mi capita di sentire medici che chiamano associazioni e contatti particolari pregandoli di essere riforniti di sangue donato e macchinari specifici di cui l’ospedale non è dotato a sufficienza. Nonostante tutto, la mia situazione è piuttosto fortunata. Sono tra i 80% di casi più lievi. Sto migliorando in fretta, ma sono convinto che se non avessi avuto il diabete sarebbe passato tutto ancora più in fretta. Il ricovero è stato solo in caso in cui la situazione sarebbe successivamente precipitata ulteriormente.

Data la mia giovane età, il mio caso stupisce molti dei miei compagni di università, che a tre settimane dall’inizio dei contagi in Italia non hanno ancora capito quanto il contesto sia serio. Molti di loro sono a casa, grazie a Dio, ma più che per la propria salute, per la salute dei loro cari.

In questo momento tu devi concentrarti sui tuoi studi a Oxford. Fai molta attenzione, mi raccomando, non puoi lasciare che la disinformazione abbia la meglio. Pensa a laurearti, sicuramente le videolezioni saranno efficienti… il Cielo ha voluto che tu stessi per finire gli studi di medicina proprio in questo periodo! Aspetto di essere curato proprio da te! 😉

Sento che Gesù ci sta aiutando molto in questo periodo. Ovviamente intendo moralmente, sai quanto sia bilanciata per me la questione… Continuo a pregare con i miei compagni di stanza, visto che le chiese rimangono chiuse. Trovo sia stata una decisione giusta, anche se una chiaccherata con il Don sarebbe di conforto in questo periodo.

Ricordati, questa circostanza ci è stata posta come prova divina, quindi vediamo di dare il nostro meglio usando gli altri strumenti che ci sono stati dati, in primis la scienza.

Non vedo l’ora che potrai venire a Milano. Dopo questi momenti di quarantena, sono più che sicuro che noi tutti apprezzeremo molto più ogni minimo contatto fisico, oltre alle passeggiate in giro, i bocconi di aria fresca… andrà tutto bene.

Tutto il mio affetto,

Andrea

Caro Brad, figliuolo mio,

come stai? In Brasile il COVID-19 è già arrivato?

Hanno chiuso sia l’università per la terza età sia il centro di volontariato. Non so come occupare le mie giornate, e non rimane che parlare con se stessi. Lo so, il solo pensiero fa rabbrividire anche me.

Sarà soprattutto per questo che ormai ti sto scrivendo anche più volte a settimana! Sappi che soprattutto in questo periodo mi manchi più del solito. Evito persino di uscire di casa, siamo ormai a quattro settimane dal primo contagio in Italia e già mezza Lombardia potrebbe essere a rischio. Già tre dei miei amici sono stati segnati come positivi al tampone, e due sono morti.  È per questo che volevo scriverti ora.

Uno dei due morti è Lucio,  che come saprai è stato mio amico da una vita. Il figlio, Giuseppe, te lo ricordi?  Andavate insieme alle medie… quanto tempo fa, caspita. Sono questi i momenti in cui ti rendi conto che ogni singolo attimo conta.  In ogni caso, si dice che sia stato Giuseppe a dare il virus a Lucio, perché Lucio e sua moglie Vera vedevano solo lui, e solamente qualche volta a settimana, quando Giuseppe portava loro la spesa. Non uscivano neanche per quello, ma apparentemente non è stato abbastanza. Il virus non bada a queste sciocchezze.

Ho proposto a Vera di venire da me oggi a pranzo settimana prossima, dobbiamo sostenerci in questi momenti difficili (non prima per la storia della quarantena…). Mi sa che non accetterà facilmente… dopo la noncuranza del figlio, che usciva ancora con gli amici per gli aperitivi, chissà se mai uscirà di nuovo di casa. Mi dispiace per Giuseppe, d’altra parte. Devono essere terribili i sensi di colpa che sta provando in questo periodo. Ma conosco Vera, insieme supereranno anche questa. Lei sì che è forte. Tutto questo sarà solo un brutto ricordo.

 Ho consigliato anche a Vera di scaricare la app che mi hai proposto tu! È proprio una splendida idea per tenerci compagnia in questo periodo! Lo sapevi che si possono fare le chiamate video con più di due persone? Mi sa che mi prenderò così un bel caffè anche con Giovanni, che abita in Sicilia. Ora sarà vicino a me tanto quanto Vera.

Mi raccomando, figliuolo mio, sii prudente: non lasciare che la disinformazione abbia la meglio. Informati cercando sempre fonti affidabili, così potrai rendere le strade un posto più sicuro per te e per gli altri.

Ti voglio bene.

Tuo padre,

Alfredo

Classe 3B