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Coronavirus: La benedizione di Papa Francesco nella Piazza San Pietro deserta. Il Santo Padre: “Siamo tutti nella stessa barca”. Impartita l’indulgenza planetaria

Di Antonio Iannarelli e Enrico Castrataro – Istituto Omnicomprensivo I.S.I.S.S “A. Giordano”, Venafro (Is)

Papa Francesco ha attraversato l’immensa piazza di San Pietro completamente vuota sotto una pioggia battente per parlare ai milioni di fedeli di tutto il mondo, sempre più minacciati dal Covid-19.

Il Papa in questo venerdì 27 marzo ha voluto sottolineare l’importanza di essere uniti in questo clima così difficile. Ha ribadito più volte che “Siamo tutti nella stessa barca”, frase presa dal Vangelo di Luca 8, 22-25 che calza proprio a pennello per descrivere il sentimento comune di paura e impotenza che attanaglia il cuore dei fedeli in questi giorni così bui. Le sue parole, ascoltate da moltissime persone nonostante la piazza completamente vuota, hanno toccato gli animi di tutti. Il messaggio, che solo il nostro amato Papa può trasmettere con tanta semplicità e chiarezza mette in primo piano la necessita di abbandonare gli egoismi insensati di cui siamo succubi per ritrovare fratellanza e unità. “Siamo tutti sulla stessa barca, tutti insieme, tutti nella paura” proclama nuovamente, “Solo comportandoci come una cosa sola possiamo riuscire a sconfiggere questa pandemia”. Il suo pensiero si rivolge anche a tutte le forze dell’ordine e soprattutto ai medici che combattono in prima linea rischiando la vita e subendo gravi perdite. Prega per loro e anche per tutti i malati, costretti a soffrire lontano dagli affetti familiari. “Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Sappiamo che Tu hai cura di noi” ha detto prima dell’adorazione del Santissimo Sacramento e della Benedizione Urbi et Orbi, alla quale è stata annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza planetaria. In questo mondo provato dalla pandemia, la strada da seguire è quella della corresponsabilità perché “Nessuno si salva da solo” ha detto così il Papa. Francesco ha esortato a volgere lo sguardo verso il Padre che ci ama e soprattutto verso la croce. “Abbracciare la sua croce significa trovare il coraggio di abbracciare tutte le contrarietà del tempo presente, abbandonando per un momento il nostro affanno di onnipotenza e di possesso per dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare. Nella sua croce siamo stati per accogliere la speranza: la forza della fede che libera dalle paure”. Il Papa ha infine affidato l’umanità al Padre e implorato il Signore perché non ci lasci nella balia della tempesta: “Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però, Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta”.