SIAMO DIVENTATI TUTTI FRAGILI

In questo periodo noi Italiani stiamo sperimentando l’isolamento per il Covid-19. Il Governo ha imposto limitazioni della libertà personale: sono state chiuse le scuole, numerosi negozi e gli uffici; molte persone sono costrette a lavorare da casa, non si può uscire e frequentare luoghi affollati, anche uscire per una semplice passeggiata è sconsigliato.

Io e la mia famiglia ci siamo dovuti adeguare: io e mio fratello non andiamo più a scuola ma continuiamo gli studi con la didattica a distanza, mentre i miei genitori lavorano da casa. Noi ragazzi non possiamo uscire, frequentare gli amici e fare attività fisica all’aperto.

Le relazioni sono cambiate perché con alcuni non ci possiamo più vedere da vicino, mentre con i nostri familiari siamo più a stretto contatto. Io sto trascorrendo molto più tempo con i miei genitori e mio fratello minore.

Io penso, come dice il giornalista D’Avenia, che siamo diventati tutti fragili come Thomas, il protagonista del racconto di Cervantes, perché come lui siamo tutti preoccupati di evitare contatti e ci isoliamo. Abbiamo riscoperto il sentimento della paura e siamo preoccupati di un virus piccolissimo, quasi invisibile, ma molto pericoloso. Questo sentimento è rafforzato dalle notizie diffuse dai telegiornali e programmi televisivi. Il covid-19 ci fa riflettere e pensare alle cose più importanti, agli amici, ai parenti, e all’importanza dei rapporti umani.

Però, oltre agli aspetti negativi, ce ne sono anche di positivi. Per esempio sui social ci sono molte persone che con i loro post incoraggiano gli altri. Io, in questo periodo di difficoltà, sto apprezzando il tempo trascorso con la mia famiglia; i miei genitori mi stanno aiutando a studiare con gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione ed io lo apprezzo molto. Ho anche migliorato i rapporti con mio fratello, perché mi sono accorto che stare da solo è brutto e lui mi fa compagnia.

Ho anche compreso che la tecnologia moderna ci può aiutare molto, infatti non mi sono isolato completamente, perché quando non studio sono spesso in contatto con molti dei miei amici tramite telefonino o videogiochi.

Christian D’Alterio 2D

Marino Guarano di Melito di napoli