Ieri vs oggi: generazioni a confronto

Quante volte, noi adolescenti ci siamo sentiti dire la solita frase “ai miei tempi era diverso…”, puntualmente ripetuta dai nostri genitori, nonni, zii e da tutti coloro che fanno parte di una generazione antecedente alla nostra.
È proprio vero che le cose cambiano a causa di molteplici fattori, dall’instaurazione di nuove forme di governi allo sviluppo della tecnologia e dell’industria, dal progresso economico al benessere sociale, da nuovi modi di lavorare alla trasformazione dell’architettura e dell’urbanistica delle città. Tutto è accomunato dalla ricerca del nuovo.
È normale che ogni generazione sia diversa dall’altra. Tuttavia, l’individuo deve assumersi l’impegno di affrontare al meglio questi cambiamenti. Una innovazione può risultare favorevole o no in base a come l’uomo decide di sfruttarla. Per fare ciò, è consigliabile ragionare accuratamente sul modo in cui farlo e soprattutto per chi farlo, se per una grande cerchia di persone, o per una piccola parte. Da qui, si evince anche il cambiamento più importante, quello della mentalità. Più gli anni passano, più l’essere umano è intento a realizzare e produrre risorse in nome di una società sempre più individualista. Non si ha più il concetto di unione, di gruppo, di comunità di cui parlano gli adulti. Oggi si tende alla prevaricazione dell’altro.
La generazione che oggi non ne può più di sentirsi dire che era migliore quella di ieri e domani accadrà la stessa cosa, le vecchie generazioni diranno alle nuove che ai loro tempi si viveva meglio. E’ un circolo che
nessuno potrà fermare ed è stabile nella mentalità umana.
Per far sì che la generazione di ieri sia realmente migliore di quella di oggi, ognuno dovrebbe cercare di cogliere e appropriarsi dei valori benigni passati e adattarli, per quanto possibile, a quelli presenti, continuando, se necessario, uno sviluppo di essi, ma lasciando immutabile il fulcro, il principio, di questi.
È un bene che la società cambi, ma è meglio se accade con coscienza.

Elisa Scuderi, III B L