Nel 2020 (quasi) come nel 1600

Delle epidemie scoppiate nei secoli passati si hanno prove scritte e documentate. Nel corso di essi sono state molteplici le epidemie di malattie che hanno portato alla morte di milioni di persone; il fatto che esse si espandessero era dovuto all’arretratezza nel campo medico e civile. Basti pensare alle norme igienico sanitarie pressoché inesistenti e ai metodi usati dai medici nell’assistere i pazienti: ad esempio si possono prendere in  esame i medici degli ospedali che svolgevano autopsie sui cadaveri e magari successivamente assistevano una donna durante il parto, il tutto con le mani semplicemente bagnate ed asciugate, che avrebbero potuto causare gravi infezioni fino a provocare la morte della madre, del figlio o di entrambi.

Alcune epidemie furono inserite nei contesti letterari delle opere di noti scrittori, tra i quali il Manzoni con I promessi sposi, romanzo ambientato a Milano durante la peste del 1630, seguito dal saggio storico

Storia della colonna infame. In essa l’autore narra il processo in cui erano protagonisti due uomini presunti untori, ma di fatto innocenti.
La notizia giunta alle autorità era del tutto infondata, ma dato il tempo ed il luogo vennero processati, torturati e condannati a morte. I due innocenti furono condannati al supplizio della ruota, morendo dolorosamente e lentamente; la bottega di Giangiacomo Mora, che era barbiere, venne rasa al suolo e tra le macerie di essa fu costruita una colonna con su scritto: “Colonna infame”, eretta in segno di disprezzo verso di lui e l’atto ipoteticamente commesso.
L’innocenza dei due venne successivamente provata e la colonna abbattuta.

L’opera del Manzoni fu oggetto di critiche da parte di molti storici e critici, tra i quali Benedetto Croce e Fausto Nicolini. Il testo venne accusato di essere antistorico, ed aver riportato parzialmente i fatti accaduti. All’interno dell’opera ad esempio si sono omessi gli altri accusati che fecero la stessa fine dei due uomini tacciati di essere untori; ancora un esempio può essere la non considerazione delle norme giuridiche a cui i giudici si attennero nel dare la condanna, infatti ad opinione degli storici i giudici agirono secondo le norme dell’epoca.

Quest’opera venne realizzata nel 1840 da Manzoni e sarebbe dovuta comparire all’interno de I promessi sposi, tuttavia il Manzoni credeva che il morbo della peste raccontato nella Storia della colonna infame avrebbe potuto distogliere l’attenzione del lettore e venne aggiunta tempo dopo in una delle versioni successive del romanzo.

Le epidemie trovano terreno fertile anche nel corso dei secoli successivi al ‘600 sotto forma di batteri e virus, come il tifo durante le campagne Napoleoniche del 1811 e l’influenza spagnola nel 1918.
Ad oggi ci ritroviamo a dover fronteggiare una pandemia causata da un nuovo virus: SARS-CoV-2; la cui infezione è stata chiamata COVID-19/CORONAVIRUS, che comporta problemi respiratori, febbre e malessere generale. Questo virus è stato individuato per la prima volta in Cina nella città di Wuhan alla fine di Dicembre 2019, ma si credeva di essere venuti in contatto con un coronavirus causa di una “comune influenza”; nel mese di gennaio la città di Wuhan è diventata ufficialmente la prima zona rossa al mondo.

Questo nuovo virus inizia a diffondersi dopo gennaio a livello mondiale, raggiungendo stati oltreoceano, come gli Stati Uniti e gli stati dell’Europa centrale, tra cui l’Italia. Il focolaio Italiano è stato individuato nella città di Codogno, in provincia di Lodi; non è passato molto tempo prima che il nuovo coronavirus si espandesse in tutta la nazione. Il 10 Marzo 2020 l’Italia è diventata interamente zona rossa, questa decisione del Governo ha portato con sé panico e paura scatenando una “corsa” ai rifornimenti di generi alimentari e farmaceutici. Insieme alla dichiarazione della zona rossa sono stati emanati molteplici decreti secondo i quali è permesso di uscire soltanto in caso di stretta necessità, e la trasgressione delle norme può comportare una serie di sanzioni fino all’arresto.

Non è cambiato tanto dal 1630 rispetto a ciò che veniva narrato nel romanzo di Manzoni, in cui le persone erano pronte a puntare il dito verso qualcuno che era apparentemente colpevole di aver commesso un crimine di tipo “terroristico”. In Europa l’Italia è vista come “untrice” proprio come lo erano i due uomini nell’opera, accusa che ha comportato l’annullamento di voli da e per la penisola, diffamazione a livello internazionale e discriminazione da parte degli stati confinanti. Questo fenomeno è stato registrato anche all’interno del nostro Paese: molteplici sono i video che documentano atti di razzismo verso le persone cinesi e le attività da loro dirette.

Noi, proponendo a lettori pazienti di fissar di nuovo lo sguardo sopra orrori già conosciuti,
crediamo che non sarà senza un nuovo e non ignobile frutto,
se lo sdegno e il ribrezzo che non si può non provarne ogni volta,
si rivolgeranno anche, e principalmente, contro passioni che non si posson bandire,
come falsi sistemi, né abolire, come cattive istituzioni,
ma render meno potenti e meno funeste, col riconoscerle ne’ loro effetti, e detestarle

Questo pezzo è preso da Storia della colonna infame, in cui vediamo l’invito del Manzoni a “detestare” quelle emozioni che ci portano a “puntare il dito” verso una persona o addirittura verso una comunità intera; ciò che intende è che è sempre meglio riflettere prima di agire, per evitare che si creino gravi equivoci.

PIRISI EROS ANGELO 4AL