La TV tradisce

La TV , per i ragazzi e i bambini , è un rasoio a doppio taglio.

Da un lato amica disponibile ,sempre a portata di telecomando. Dall’altro pericolosa.quando fa paura,quando attenua I rapporti familiari e umani, il gioco,il moto,insidiosa nel proporre stili di vita errati,ingannevoli,o suscitare desideri e bisogni inopportune,proponendo troppa volgarità ,violenza, e spot senza freni….Per i troppi abusi fioccano le proteste delle famiglie e le denuncie di Consigli,Osservatori,come quello sull’immagine dei minori che,insieme alla Società italiana di pediatria,ha preso di mira la pubblicità :”Induce comportamenti e consumi nocivi alla salute. Fa nascere malattie sociali come bulimia e obesità”. Davanti al piccolo schermo si ascoltano urla e insulti ogni 5 minuti,minacce ogni 9,parolacce ogni21; e poi si vedono armi ogni 7 minuti,atti violenti ogni11,scene di Guerra ogni15,ferimenti ogni18. Gli abusi colpiscono perfino nella “fascia protetta”,dalle 16 alle 19.

Bocciato il grosso della programmazione televisiva,a iniziare dai reality e people show stile Grande fratello,Isola dei famosi , La talpa, seguiti a a ruota da dozzine di film,telefilm, fiction.

Fragili foglie le segnalazioni dei programmi per adulti tipo I “bollini” o le “farfalline” colorate,dato che quasi metà dei ragazzi fra i 7 e i 14 anni, avendo la TV in camera,vi accede in piena libertà.Tra gli accusatori anche l’intrattenimento familiare,varietà popolari quali Domenica in , Buona Domenica, C’è posta per te. A traumatizzare i ragazzi è sopratutto la violenza. “Non a caso – aggiunge Marziale -una sentenza della Cassazione stabilisce che il diritto all’ informazione ceda il passo se si scontra con quello della tutela dei minori.Prima delle 22.30 i telegiornali non dovrebbero trasmettere certe immagini ; la RAI è meno spregiudicata degli altri. Inoltre nuocciono le pubblicità di alimenti e quelle che esaltano la bellezza assoluta ,spesso causa di anoressia e bulimia”.

I bambini sono un bersaglio facile. Intanto perchè davanti allo schermo consumano buona parte del loro tempo libero : fino a 10-11 anni vi restano incollati in media quattro ore al giorno e gli adolescenti appena un ‘ora di meno. Uno scolaro su quattro tra gli 8 egli 11 anni al mattino va scuola avendo già visto almeno un cartone animato cosi come, sempre un bambino su quattro, guarda la television al pomeriggio prima delle ore 17e uno su due la vede tra le 17 e le 19.30. Addirittura tra i 6 e i 10 anni i piccoli ne consumano 6 ore al giorno. “Ormai la TV sta trasformandosi in baby sitter”, ci racconta Antonio Marziale. Tanto più perchè il 39% dei ragazzi guarda la TV in cucina e solo uno su cinque va a letto prima delle 23. Una ricerca Auditel avverte: gli “utenti” fra I 4 e 14 anni della fascia 20.30- 22.30 sono più del doppio di quelli del pomeriggio.”

Oltre l’81% dei ragazzini di 12-13 anni dice Saggese,presidente della Società di Pediatria – acquista o si fa acquistare oggetti, in particolare alimenti; addirittura il 55% spende buona parte della paghetta in dolciumi.

Gli stimoli proposti ai più piccoli privilegiano una dieta troppo ricca di grassi e zuccheri,dunque tutt’altro che sana ed equilibrate.

Dal ventaglio di insidie è difficile difendersi ,ma è anche possibile.

Intanto I genitori dovrebbero essere presenti anima e corpo nella vita dei figli,coordinando l’attività dei bambini. La TV non è Belzebù solo perchè esiste ; è bene essere vigili ma occorre che le famiglie non rinuncino a esercitare il loro compito.

 

INTERVISTA A GIUSEPPE SAGGESE -Presidente della società italiana di pediatria.

Obesi con i calzoncini corti. Vita sedentaria , cattive abitudini a tavola,illimitata disponibilità alimentare costituiscono una micidiale miscela per i bambini e gli adolescenti italiani: oltre uno su quattro ( quasi il 27% ) di chi ha fra i 6 e i 17 anni, dice uno studio della società italiana di pediatria, è infatti oversize; addirittura è obeso il 12 % dei più piccolo.

La propensione a far salire l’ago della bilancia è più forte al Sud che al Centro-nord : agli estremi la Campania con il 36 % di fuori taglia e la Val d ‘Aosta col 14 %.

La tendenza ad ingrassare è però in forte aumento.

Tra i primi imputati di questa emergenza c’è la “cattiva Maestra Tv ..“.Secondo alcuni esperti statunitensi bastano due ore al giorno davanti al video per entrare in zona allarme; dopo di che I bambini tendono a mangiare molte più merendine e snack del necessario. I contenuti negativi sugli alimenti e l’ affolamento pubblicitario producono risultati impressionanti dice Giuseppe Saggese ,presidente della società italiana di pediatria, gli stessi ragazzi confermano di esserne influenzati.

Giusto allora parlare di TV che ingrassa ?

A ingrassare sono I comportamenti associate,la rinuncia all’attività fisica ,il mangiare quasi per riflesso incondizionato.D’ altro canto I modelli televisivi enfatizzano la magrezza portano a non accettare il proprio aspetto fisico, cos ache induce a diete fai da te ,anoressia e bulimia,in fortissimo aumento.”

Cosa rappresentano obesità e sovrappeso tra i giovanissimi?

Patologie diffuse in misure paragonabile a quella delle malattie infettive ,con la differenza che per esse non esistono vaccini.”

Proibire gli spot per i cibi grassi può essere una soluzione?

Vogliono farlo in Francia e in Inghilterra addirittura si propone di vietare la pubblicità degli alimenti nelle ore a maggior utenza infantile .Noi siamo del tutto favorevoli.”

In America la pubblicità copre il 15-18 % degli spot alimentari, da noi siamo al 35 % e nessuno dice nulla!

Quali sono le principali ” colpe” della pubblicita?

Diseduca proponendo al bambino di mangiare a tutte le ore e circostanze del giorno.Se qualcuno bussasse alla porta di casa per presentare merendine ogni genitore lo caccerebbe.Invece la TV lo fa tranquillamente.Infine è ingannevole quando magnifica prodotti con tanto buon latte in realtà dentro ce n’è lo 0,001%…”

 

Mattia Coluzzi