Quello che sta emergendo nelle ultime ore è qualcosa di deplorevole e disgustoso. Su Telegram esistono gruppi , dove vengono condivise foto di ragazze senza il loro consenso a scopo pornografico. La maggior parte sono semplici selfie che le ragazze avevano pubblicato sui loro profili.
In particolare, gruppi scoperti come “Bibbia 5.0” e “Stupro mia sorella” contavano ben 49mila iscritti che condividevano foto di ragazzine minorenni ed incitavano allo stupro. Ma la cosa più preoccupante è che non finisce qui.
Spesso vengono condivise anche informazioni private, quali città, numero di telefono, nome e cognome delle ragazze, profili social esponendole a rischi inimmaginabili. I gruppi sono stati chiusi,, ma in pochissime ore, ne sono stati creati altri uguali.
La piaga sociale del Revenge porn, per vendicarsi delle proprie ex pubblicando loro foto e video, senza il loro consenso, è più diffusa di quanto si creda, una pratica deplorevole ed umiliante, della quale le vittime principali sono le donne. “Una spirale perversa- si legge in un articolo pubblicato su Wired- che culmina in alcuni casi nella pubblicazione di materiale pedopornografico: video di minori (talvolta anche di otto-dodici anni) che sarebbero vietati persino dal pur permissivo regolamento interno della piattaforma, e che nella maggior parte dei casi diventano oggetto di trattativa privata”.
Fonte: /www.wired.it/internet/web/2020/04/03/revenge-porn-network-telegram/
Dentro il più grande network italiano di revenge porn, su Telegram
Ludovica Spina, III BL