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Il più grande network di revenge-porn in Italia: telegram.

 

Dopo le polemiche relative al revenge-porn su Twitter, e messa bene in luce dalla Wired Italia, siamo entrate in una chat di Telegram, un social network, sul quale, ogni giorno circa 40mila persone, si scambiano foto di ex fidanzate/i, immagini pedo-pornografiche o semplici scatti postati con informazioni private in allegato.

Chiariamo prima cosa sia il revenge-porn che, tradotto in italiano, vuol dire “porno vendetta”. Un’espressione che indica la condivisione pubblica di immagini, o video, intime senza il consenso dei protagonisti. Questa pratica è di fatto una vera violenza, dal momento che si verifica una sorta di abuso psicologico o sessuale nei confronti della vittima; la pubblicazione, infatti, spesso avviene per umiliare il soggetto delle foto (da qui il termine vendetta).

In Italia, il revenge-porn, ad oggi è considerato un vero e proprio crimine: il problema fu introdotto inizialmente nel 2016, da Sandra Savino, ma solo nel 2019 il senato italiano approvò la legge. La disposizione attuata prevede una pena per chi, avendo ricevuto o scaricato le foto, decida di diffonderle, senza il consenso delle persone ritratte, al fine di recare loro un grave danno.

In Italia negli ultimi anni il più grande network di revenge-porn è Telegram, un’applicazione sulla quale ogni giorno vengono inviate foto di ragazze nude, sfortunatamente all’oscuro di tutto. Ieri finalmente la questione è stata resa pubblica e, su Twitter, sono stati pubblicati centinaia di screen di conversazioni e fotografie presenti su canali di questo tipo.

Dopo essere entrate in una di queste chat ci siamo rese conto che il fatto più tragico non erano le foto, bensì, i commenti effettuati dagli utenti a riguardo. Qui parliamo di vera misoginia, slut shaming, sessismo, maschilismo e revenge-porn tutto in uno. Vedere certe cose suscita una grandissima paura nelle donne che non riescono a non provare rabbia ed umiliazione, atti che devastano la propria identità nel giro di pochi istanti. Possiamo mostrare il nostro corpo quando e chi vogliamo, poiché, sentirsi dire da un maschio: «Se postate certe cose, dovreste aspettarvelo.» è solo un modo per discolparsi. Bisognerebbe solo fermarsi a riflettere e rispettare i confini personali altrui, avere un minimo di umanità nei confronti di chiunque. Oltre a lavarvi le mani, visto che ci siete, ripulitevi la coscienza.

  • Mariagrazia D’Ambr
  • Desirée Furfaro
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