Il copyright è un termine inglese che significa letteralmente “diritto di copia”. Si tratta di un termine che identifica il diritto d’autore nei paesi di Common Law (ordinamento giuridico). In molti Stati, quando qualcuno crea un’opera originale, ne possiede automaticamente il copyright. Come titolare del copyright, la persona che crea l’opera ha il diritto esclusivo di utilizzarla. Nella maggior parte dei casi, solo il titolare del copyright può dare l’autorizzazione a utilizzare la sua opera.

Il copyright è spesso abbreviato dal simbolo © , spesso anche scritto con due parentesi e la lettera “C” in mezzo. Ogni nuova opera creata viene dotata di “copyright”, ovvero il diritto esclusivo sugli altri editori di pubblicare ciò che viene creato. Il diritto sulle copie nasce come diritto specifico dell’editore, diritto sul quale l’autore non può, quindi, guadagnare di conseguenza.

Nel XX secolo, quando iniziarono a diffondersi videocassette e musicassette, la questione del copyright divenne molto complicata. L’idea del copyright non è accettata da tutti, dato che molti insistono nel dire che i contenuti trovati su internet debbano essere gratuiti e liberi da poter usare. Come, ad esempio, accade sulla piattaforma di Youtube, quando un content creator o influencer copia o prende un idea da un altro content creator o influencer.
Ci sono molti miti falsi, da dover sfatare:
• Non è assolutamente vero che se si menziona il titolare dell’opera si possa utilizzare.
• Non è assolutamente vero che se un altro creator crea una certa opera, la possano utilizzare tutti.
• Non basta dire che non si voleva copiare l’opera, dato che è comunque una copia.

Erina Scarlata, III BL