IL CALCIATORE SOLITARIO

Erba appena rasata, ne sento il profumo salutare ed ecco che il mio corpo già rincorre un pallone. Sotto il sole ardente, i calci diventano più forti, più potenti e le urla del pubblico sono come le grida nell’arena per il torero pronto a matare la bestia scalpitante. Corro, rincorro un avversario, conquisto il pallone: un dribbling, un altro e un altro ancora. Sono solo davanti al portiere, tiro, il pallone lentamente corre verso la porta: è gol! Esulto con tutto il fiato in gola, la forza impetuosa di una gioia incontenibile mi porta verso di te. Te che mi guardi con occhi sognanti di un azzurro più luccicante del mare e che piangi di gioia al sol vedermi felice. Sono tuo figlio, nato per renderti felice e che lotta sui campi ardenti di erba e di polvere e di sabbia per coronare un sogno che si chiama felicità.

 

FRANCESCO MARANO 2F

Marino Guarano di Melito di Napoli