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Coronavirus. E-commerce e grande distribuzione, l’intervista all’esperto

Di Letizia Giusti
Lavoro all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, un’istituzione di controllo dello Stato. Sono applicata alla Direzione Generale Tutela del consumatore, nello specifico alla Direzione
che si occupa di E-Commerce, Grande Distribuzione e Trasporti. In questo periodo di emergenza sanitaria, legata alla presenza del Corona Virus, l’attività della mia Direzione ha avuto un forte
incremento. Sì perché in questo momento di grande difficoltà soprattutto per le classi più deboli si è sviluppato un mal comportamento che sfrutta le esigenze della popolazione. Sto parlando dei
prezzi di mascherine e gel disinfettanti che su internet sono arrivati alle stelle, così come di siti che pubblicizzano la vendita di prodotti miracolosi per guarire dal Covid 19, oppure che pretendono di vendere test per verificare la presenza del virus direttamente a casa propria. Abbiamo ricevuto anche molte segnalazioni di utenti della grande distribuzione che lamentano un rialzo notevole dei
prezzi degli articoli di prima necessità, come generi alimentari o detersivi, in quanto alcune catene della GdO (grande distribuzione) sembra che abbiano approfittato della situazione per modificare i prezzi al rialzo. Inoltre riceviamo molte lamentele di consumatori che avevano acquistato in passato dei biglietti aerei e che adesso non riescono ad ottenere un rimborso ma solo un ticket da spendere entro un anno, o addirittura alcune compagnie aeree hanno bloccato l’accesso dei viaggiatori sia ai numeri dedicati alle richieste di rimborso che alle pagine internet dedicate a questo servizio. L’Autorità Antitrust sta lavorando a 360 gradi su tutti questi aspetti e anche su  altri a difesa dei diritti dei cittadini, anche se, purtroppo, questa amministrazione non ha potere di
generare con la propria attività un rimborso economico al singolo cittadino ma può solo, dopo un processo amministrativo, bloccare la pratica commerciale. Ci sono però alcune lamentele che mi
hanno toccato veramente, come quella di quel padre che, pur vivendo in gravi difficoltà economiche, aveva deciso di acquistare un computer per permettere al figlio di seguire le lezioni
on line. Si è rivolto ad una grande e nota catena la quale ha accettato l’ordine, ha preso i soldi e non ha mai consegnato il computer. Ora quella famiglia si trova senza soldi e senza computer, e
quel padre ci ha scritto queste testuali parole: – per favore aiutatemi!! È dura dovergli spiegare che noi al massimo possiamo sanzionare la catena commerciale e niente più. Però con grande
dedizione continuiamo il nostro operato nella speranza di poter combattere questi – concedetemi la licenza di linguaggio – sciacalli che si stanno approfittando delle difficoltà della gente.