Cronaca di una quarantena: i diari dei ragazzi della II F

16 marzo
Il coronavirus sta terrorizzando l’Italia. I contagiati sono più di 20.000. Le scuole e tutte le attività
sportive sono chiuse fino al 3 aprile e forse anche per più tempo.
All’inizio mi sembrava una specie di avventura di breve durata, ma ora capisco la gravità della
situazione: è una pandemia vera e propria. Quasi quasi superiamo la Cina per i contagi e i posti per le
terapie intensive rischiano di finire.
Però una delle cose positive è che si è riscoperto di far parte di una comunità. Io, per esempio ho
conosciuto affacciandomi alla finestra la signora che abita nel palazzo di fronte. Si chiama Maria
Teresa, si veste sempre di viola ed è anziana. Quando alle sei ogni giorno andiamo in terrazzo per
suonare e cantare la canzone del giorno con le chitarre e le casse, Maria Teresa ci ascolta e ci sorride.
Oggi abbiamo cantato Volare, mi sono sentita unita a tutte le altre persone ed è stato bellissimo.
Adelaide

16 marzo
Caro diario,
è confermato: staremo chiusi in casa fino al 3 aprile per il fatto del Coronavirus.
All’inizio ero felice, però io e i miei amici ci chiedevamo se avremmo dovuto recuperare i giorni a
giugno e andare a scuola il sabato.
La professoressa ha proposto il metodo della lezione a distanza con la piattaforma digitale Zoom. Devo
dire che mi piace fare lezione con Zoom, invece che farla in classe.
Oggi dopo la video-lezione ho studiato fino alle otto di sera e poi dopo mezz’ora ho giocato a Roblox
sul mio computer: in questo gioco se muori fai un verso tipo questo: OOF!
Oh, è mio padre che mi chiama, penso che si mangi. Bene, io vado, ci sentiamo. Federico

17 marzo
Stamattina mi sono svegliata e il mio primo dolce pensiero è stato la torta al cioccolato, che avevo
preparato il giorno precedente. Stare rinchiusa in casa mi fa desiderare ancor di più i dolci, che preparo
tanto volentieri. Per smaltirli però mi sono obbligata a fare un po’ di ginnastica quasi ogni giorno;
perciò metto un po’ di musica scatenante, apro il tappetino grigio, pronta per massacrarmi di
addominali.
La giornata procede con le video lezioni e i compiti per il giorno dopo. In questo periodo stanno dando
abbastanza compiti, d’altronde non siamo in vacanza.
Un’altra cosa che mi mette allegria in modo particolare è un momento della giornata, le sei del
pomeriggio, quando buona parte dei miei vicini esce in balcone cantando vecchie canzoni e battendo le
mani.
Queste giornate mi annoiano molto, ma sdraiarmi sul letto a guardare un film, le migliora. Dopo la
cena decido di leggere un libro che mi intriga molto e mi fa letteralmente precipitare nella storia
narrata; dopo qualche capitolo una palpebra del mio occhio si abbassa, facendomi cadere in un sonno
profondo e ronfante. Livia

17 marzo
La mattina mi sveglio alle 9, a meno che non ci sia lezione; prima mi svegliavo alle 7.
Vado a fare colazione e velocemente vado a vestirmi, preparo computer e libri e si va di video lezione,
dove mi confronto con i miei compagni su quello che succede. A parer mio è meglio fare le video
lezioni perché facciamo meno chiasso e ci divertiamo di più. Dopo la lezione mi chiamano Chiara
N. e Rose, facciamo i compiti, poi mi rilasso, pranzo, altri compiti e vado sul terrazzo ad allenarmi.
Verso le 18 mi chiama la mia migliore amica e parliamo di quello che facciamo durante le video lezioni.
La sera dopo cena caso mai vedo un film con i miei genitori, dopo di che mi lavo e vado a letto. Lorena

19 marzo
La mattina quando mi sveglio penso subito che fino ad Aprile o Maggio dovremo stare rinchiusi dentro
casa. Io già non ce la faccio più e penso sempre che stiamo ancora a Marzo! Comunque, mi alzo, vado a
fare colazione e alle 9 comincio a fare le video conferenze con le prof e i mie compagni, poi vado a
pranzare. Dopo pranzo mi rilasso e vedo un po’ di tv. Nel pomeriggio comincio a fare i compiti per il
giorno dopo, più tardi chiamo la mia migliore amica e parliamo un po’, ci confidiamo, e ci
raccontiamo i nostri pensieri. Verso le 19 comincio ad aiutare mia madre a cucinare e ad
apparecchiare, finito di mangiare come ogni giorno io e i miei genitori andiamo a giocare un po’ e poi
vediamo un bel film.
Questo periodo mi ha fatto riflettere su due cose: l’importanza della vera amicizia, quindi parlare con le
persone a cui si vuole bene, anche se a distanza, e mi fa sentire tanto la mancanza fisica degli amici, dei
compagni di classe e anche delle professoresse.
Sento tanto la lontananza dei miei nonni, ho paura che possano sentirsi male. Ma di positivo, stando a
casa, ho scoperto quanto sia bello giocare con i miei genitori, stare con loro più tempo, parlando,
divertendoci e anche discutendo. La tecnologia sicuramente ci ha allontanati, ma in questo periodo
serve molto per tenerci uniti, sentire la voce o vedere on line le persone a cui si vuole bene. Aurora

19 marzo
Sono le 15:30, a quest’ora di solito esco a giocare a palla con i miei amici del cortile. Ma purtroppo non
posso uscire, non perché sono in punizione o perché i miei amici lo sono. Il vero motivo è che è una
legge per non contagiare gli altri; io non voglio contagiare gli altri, anzi vorrei che tutto questo finisse,
vorrei tornare a correre e a giocare a palla con i miei amici.
Sono le 20:00, mi preparo per andare a dormire, prendo il telefono e mi metto a vedere Netflix, per la
precisione qualche horror e Anime.
Si sono fatte le 23:00, devo davvero andare a letto. Con la paura che passa nelle mie vene mi metto a
dormire. Dayron

20 marzo
Dopo i primi giorni di assestamento, la mia giornata ha cominciato ad avere un andamento più
regolare. La mattina mi sveglio presto, perché devo ascoltare le lezioni a distanza dei vari professori;
ormai riusciamo a fare in questo modo quasi tutte le materie con un orario stabilito. Questo tipo di
lezioni non mi fanno impazzire, preferirei molto di più farle a scuola con compagni e professori dal
vivo. Molte volte la mattina quando mi alzo vedo mia madre che sta per uscire per andare al lavoro.
Mio padre può lavorare da casa a differenza di lei che è un dottore e lavora in un pronto soccorso.
Finite le lezioni pranzo con mio padre, che cucina fra una telefonata e l’altra. Il pomeriggio di solito mi
metto a studiare e quando ho finito, vedo un film, perché Sky ci ha offerto i suoi canali cinema
gratuitamente per questo periodo in cui dobbiamo stare in casa.
La sera, mentre ceno con la mia famiglia, mia madre spesso ci parla dei problemi che ha avuto al lavoro.
Dopo cena io e la mia famiglia giochiamo a dei giochi da tavolo o vediamo un film insieme. Infine vado
a dormire e spero che ogni giorno di “reclusione a casa” sia l’ultimo. Valerio

20 marzo
Caro diario,
questa mattina non ho avuto neanche tempo di fare colazione, che mi hanno detto di entrare nel
gruppo zoom della professoressa Vinci. Finite le lezioni della mattinata, io e alcuni miei amici ci siamo
dati appuntamento alle 14:30 per studiare e parlare insieme. Appena ho finito di pranzare, ho creato un
meeting, così io, Adelaide, Chiara Paone e Massimo abbiamo fatto grammatica e ci siamo allenati
facendo esercizio fisico.
Il resto della giornata è stata molto noiosa e ho passato il tempo guardando la TV. La sera ho faticato
ad addormentarmi per via della poca stanchezza.
Spero che trovino al più presto la cura per questa malattia. Andrea

23 marzo
Oggi mi sono svegliata alle 8,30 e ho fatto una bella passeggiata verso la cucina, dove mi aspettava mia
madre che ho costretto ad aiutarmi per fare i pancake. Devo dire che, per essere la prima volta, erano
proprio deliziosi! Dovremmo fare colazione così tutti i giorni, anche se non credo che mia madre sia
d’accordo, perché abbiamo sporcato tutta la cucina. Dopo questa bella scorpacciata, mi sono lavata e
vestita al suono della musica. Meno male che la videolezione è iniziata alle undici, così ho avuto
tempo di digerire i pancake. Già la grammatica è pesante, poi in videolezione! Il pomeriggio dopo
pranzo mi sono rilassata con una serie tv intitolata Lucifer: devo dire che il protagonista è davvero bello!
Dopodiché, da brava alunna, mi sono messa a fare i compiti di francese. Ho registrato un audio in cui
parlavo del mio trasporto preferito, la moto. Che poi alla fine io un trasporto preferito non ce l’ho, per
me è uguale. Certo preferisco una bella moto ad un autobus tutto rotto e pieno di gente con le ascelle
sudate! Finiti i compiti e la cena sono andata in salone, ho acceso la tv; stranamente il telegiornale stava
parlando del coronavirus! Di certo non è la giornata più divertente del mondo, ma se devo scegliere tra
stare a casa contribuendo a non diffondere il virus e andarmene in giro dove voglio, mettendo in
pericolo le persone a cui voglio bene, beh, scelgo sicuramente la prima! Claudia

23 marzo
E’ vero che le giornate sono molto ripetitive, ma questa è stata molto particolare. L’ordine delle cose che
dovevo fare era completamente cambiato: questa mattina mi sono svegliato molto tardi, perché l’unica
ora di lezione che avevo era alle 11. Dopo la lezione mi sono dedicato allo svago fino ad ora di pranzo.
Subito dopo mi sono messo a studiare per poi vedermi in videochat con dei miei amici; più tardi io e la
mia famiglia abbiamo fatto un torneo di ping pong (in cui io ovviamente ho perso), per poi cenare.
Dopo l’ ultimo pasto della giornata mi sono messo a guardare la televisione fino a che non mi sono
addormentato. Sinceramente a me però non piacciono molto queste giornate, mi manca la normalità, e
data la situazione non ci torneremo molto presto. E’ anche vero che la normalità può essere ripetitiva,
ma a me piacerebbe tanto chiudere gli occhi e far scomparire il problema che attualmente è in
tutto il mondo, tornare come prima e pensare che non sia accaduto niente. Lorenzo

24 marzo
Oggi la giornata è cominciata normalmente (ormai tutto questo lo considero normale). Mi sono alzato
alle 8:00 (secondo alcuni, ma non secondo me, si potrebbe dire che mi sono alzato presto), perché avevo
la lezione virtuale alle 9:00. Ho fatto le lezioni che dovevo fare e poi mi sono visto in videochiamata con
i miei amici per fare i compiti e scherzare.
Poi ho pranzato e dopo ho fatto una cosa bellissima: ho messo a posto la scrivania, il cassetto, il
ripiano e il comodino, con mio padre. Ci ho messo tre ore.
Poi ho fatto esercizio fisico, ma è stato una passeggiata a confronto con quello che ho fatto venerdì con i
miei amici, però la colonna sonora di Rocky c’era.
Dopodiché ho suonato e poi ho giocato alla Nintendo con Fede. Infine ho cenato.
Allora, sicuramente questa giornata si poteva migliorare, tipo, non lo so, uscendo forse? Sì, credo
sarebbe stata meglio. Massimo

26 marzo
Sono ormai… quanti? Venti giorni che stiamo in casa? Beh, non lo so di preciso ma a me son sembrati
un’eternità. In questi giorni non ho fatto granché, anzi.
Questa mattina, mi sono svegliata verso le 8 per fare delle videolezioni; oggi ben quattro ore.
Sinceramente questa modalità di studio però, non mi pesa più di tanto, perché in fondo rimango a casa.
Non posso mica dire di essere arrivata tardi per via del traffico. La mia giornata è continuata con un
buon pranzo, delle videochiamate con mia cugina o con la mia migliore amica e infine ho studiato un
po’ (anzi un bel po’) ed ora mi ritrovo qua, a scrivere un testo su ciò che faccio in queste giornate di
quarantena.
Comincio a chiedermi cosa farò (o meglio faremo) quando sarà finito questo periodo… se riusciremo a
renderci conto che ciò che abbiamo e diamo per scontato è importante; o magari, anche le cose più
semplici, come per esempio: chi sarà la prima persona che incontreremo, finito tutto? La prima
vacanza che faremo?… io in realtà la risposta a queste domande non ce l’ho, ma ci penserò più tardi.
Ora devo andare a smaltire ciò che ho mangiato oggi. Chiara

26 marzo
Caro diario,
stamattina mi sono svegliata con il pensiero “tra qualche giorno si ritornerà a scuola”, ma poco dopo mi
sono resa conto che non sarebbe stato così. Nel corso della mattina ho avuto il presentimento di
essermi dimenticata qualcosa, ma in quell’istante non mi è venuto niente in mente. Comunque, la
giornata è proseguita normalmente, secondo la nuova situazione… Cioè… non mi sono svegliata
presto, non sono salita in macchina e non sono entrata a scuola, visto che in questi tempi è normale
restare a casa.
Ho iniziato con la lezione virtuale di francese; alla fine della lezione mi è venuto in mente cosa non
riuscivo a ricordare: “il diario avrei dovuto scriverlo ieri”. Però, insicura come ogni volta, ho chiesto
conferma a Sofia che lo doveva scrivere il mio stesso giorno, ma anche lei non ne era sicura; quindi
l’abbiamo chiesto sul gruppo della classe, il quale ci ha risposto che lo dovevamo scrivere ieri; io mi sono
detta: “stupendo”. Io mi sono detta: cosa può succedere oltre a questo? Cosa successe? Si è aggiunta una
lezione all’improvviso, tra le 11:00 e le 12:00: l’unico momento di pausa; però mi sono detta, dai è
educazione fisica, non sarà stancante, e così è andata per fortuna.
Il pomeriggio infine dopo i compiti ho preparato la quiche lorraine, una torta salata francese a base di
pancetta uovo farina latte e pasta frolla, che dire, buonissima! Diciamo, non è stata né una giornata
stupenda né una delle peggiori.
Questa situazione non è una delle migliori. Spero che finirà presto anche perché giorno dopo giorno ci
sono sempre più contagiati e morti, ma per fortuna ci sono anche molti guariti. Maddalena

27 marzo
Ogni volta che suona la sveglia, da quando hanno chiuso le scuole, mi alzo dal letto annoiata e triste e
con il pensiero fisso che non potrò scendere a Cosenza per Pasqua, per andare dai miei nonni e le mie
cugine che posso vedere solo nelle vacanze. Ogni giorno penso a delle cose che mi posso inventare per
passare il tempo, ma sono tutti i giorni sempre le stesse. Stamattina mi sono svegliata abbracciata a mio
fratello perché siamo stati fino a tardi a guardare un film; l’ho lasciato dormire perché era molto stanco,
mentre io sono andata a fare colazione perché dieci minuti dopo avrei avuto la lezione di francese,
mezza addormentata ho cercato di seguire il più possibile quello che spiegava la prof.
Poi ho avuto storia e matematica, ma nel mezzo di queste due lezioni c’è stata la professoressa
Corpolongo che ci ha risvegliato con un po’ di musica e di ginnastica.
Una cosa che mi rallegra e mi mette molta positività è guardare a metà giornata tutti i giorni un video
che ci manda regolarmente il mio maestro di danza Marco, in cui parla e ci dice di non mollare che
prima o poi tutto ciò finirà e con i suoi modi buffi di fare si mette sul balcone di casa e illuminato dal
sole dice che assomiglia a Barbara D’Urso.
Finito di pranzare, ho guardato un film su Netflix e ovviamente come sempre mi sono commossa.
Con la musica di sottofondo ho iniziato a studiare, poi ho chiamato le mie amiche e abbiamo ballato in
videochiamata. Prima del coronavirus tutti quanti dicevamo “le persone nel futuro faranno tutto
con la tecnologia”: ecco, noi balliamo.
Ovviamente ho iniziato a cucinare, che oltre ad essere un passatempo mi rilassa.
Ho preparato i pancake e i biscotti: però di quest’ultimi ho sbagliato le dosi del sale e sono venuti
troppo salati, perciò immangiabili.
La sera per cena ho fatto le pizze con mamma e poi abbiamo guardato un film.
Sinceramente sto odiando stare a casa, ma ogni volta cerco di pensare a quei pochi ma buoni lati
positivi, come per esempio non far espandere ancora di più questo virus, chiamare più spesso le persone
lontane da noi che di solito nei giorni normali non sempre abbiamo il tempo di chiamare e la cosa che
sicuramente ci riuscirà meglio alla fine di tutto ciò sarà stato ingrassare dopo aver ingurgitato tutto
questo cibo. Sofia

27 marzo
Oggi mi sono svegliata, e dopo aver mangiato di fretta una fetta enorme di colomba, mi sono vestita e
preparata per le videolezioni che avrei avuto con la prof. Vinci. Le lezioni online richiedono molta
concentrazione, perché dopo qualche ora si fatica ad ascoltare davanti allo schermo. Le prime due ore di
lezione sono passate, e subito dopo, ho avuto un po’ di tempo per riposarmi.
Dopo un’ora di pausa, mi sono connessa per la lezione di arte, ma la prof. Di Benedetta ha avuto
problemi di connessione, e quindi abbiamo rimandato l’appuntamento al pomeriggio.
Nei momenti liberi cerco di pensare alla situazione in cui stiamo, e spero sempre che finisca presto,
perché non ce la faccio più a stare chiusa in casa, e perché so che questo è un virus molto pericoloso, e
mi spaventa. Le giornate passano tutte abbastanza uguali, ma sto provando comunque a tirarmi su di
morale e fare ciò che mi piace.
Una di queste cose sono le videochiamate con gli amici, e oggi ne ho avute tre, che mi hanno fatto
sentire molto meglio.
Il pomeriggio ho perfezionato un disegno che ho fatto qualche giorno fa, e ho partecipato alla
videolezione di arte.
Ora devo andare, perché credo proprio che le pizze che abbiamo preparato siano pronte, e dalla cucina
arriva un ottimo profumino. Stasera dopo cena invece guarderò il terzo film del Signore degli anelli; i
film dal libro di Tolkien sono stati, con le loro vicende fantastiche e avventurose, tra le distrazioni
più belle per dimenticare un momento la brutta situazione che ci circonda, e rimarranno
probabilmente tra i bei ricordi di questi giorni strani. Francesca

27 marzo
Caro diario,
beh, che dire, questi giorni di reclusione a casa sembrano non finire più, anche se le giornate passano
velocemente. Per fortuna ci sono le video lezioni che occupano tutta la mattinata. Oggi mi sono
svegliata prestissimo, alle 8 e 30, perché avevo la lezione di grammatica e geografia. Per tutta la
mattinata non ho fatto altro che pensare al fatto che oggi è venerdì, ovviamente sono stata anche
attenta, e che a fine giornata iniziava l’incubo: il weekend. Prima del coronavirus il weekend era il
momento più atteso della settimana. Ora è il momento più temuto, insieme all’ora di scienze, che
non sai mai se verrai interrogato. A fine lezioni, avevamo un’oretta per ripassare storia dell’arte. Come
ad ogni fine lezione, aspettavo sul telefono la chiamata di Andrea, per poter ripassare e divertirmi
insieme a lui, Ade, Fede, Vale e Massimo. Finita l’ora di ripasso, mi sono collegata per la lezione di arte.
Dopo un po’ che ci eravamo collegati, la prof ci dice che la lezione era spostata alle 5 del pomeriggio,
per problemi tecnici. Poi sono andata a pranzare, e subito dopo ho fatto la video con gli amici.
In chiamata abbiamo fatto un test per vedere quanto conoscevamo la carbonara. Da quel test sono
uscite certe cose assurde, come che il guanciale andava fatto rosolare senza olio e che esisteva la
carbonara vegetale. Dopo questo test io Massimo e Andrea abbiamo giocato a carte. Ammetto che
abbiamo fatto un po’ di confusione ma ci siamo divertiti un mondo. Alle 6 mi è toccato allenarmi, e mi
sono fatta una corsetta giù da me. Diciamo che sono svantaggiata per il fatto che dove abito non ci sono
negozi, e che per raggiungere un posto bisogna prendere la macchina, ma sono fortunata nel fatto che
giù ho un parco enorme e ho le piste accanto agli aerei per correre. Infine è arrivata la sera: ho cenato e
visto The good doctor con la mia famiglia. Poi mi è toccato andare a dormire; mentre stavo nel letto ho
pensato a tutto ciò che mi stava più a cuore, come la pallanuoto, gli amici e le mie nonne, che sono da
sole in questo brutto periodo. Poco dopo mi è scesa una lacrima, seguita da molte altre. Chiara

30 marzo
Stamattina mi sono svegliata verso le sette e mezza per colpa di Marco, mio fratello, che mi ha dato il
buongiorno tirandomi i capelli mentre dormivo.
Quando si sveglia lui, il mondo è costretto a dargli retta. Infatti è subito corso a fare danni, buttando la
carta igienica nel water. In questo periodo è ancora più isterico del solito, perché non può uscire come
tutti noi, e quindi si sfoga mettendoci sottosopra la casa e facendoci impazzire. Comunque stanotte
avevo dormito poco e male, quindi non ero in vena di dargli retta.
Appena arrivata in cucina mi aspettava una bella sorpresa, che magari stava a significare che questa
giornata non sarebbe andata troppo male. Mio padre aveva comprato i cornetti, che io mi sono
ampiamente goduta.
Alle dieci avevo lezione, e ho fatto la solita trattativa con mio fratello per accaparrarmi il computer
piccolo. Ho vinto ovviamente. Poi ho seguito le lezioni, qualcuna con più, qualcuna con meno
interesse. Questo sistema è snervante, non sopporto di dover stare davanti a un computer, e vedere
i miei compagni solo attraverso uno schermo. Ma se vogliamo che il virus si fermi, questo è il prezzo
da pagare. Dopo le lezioni vengo obbligata dai miei genitori a pranzare in terrazzo, nonostante io gli
abbia spiegato ripetutamente che sono molto freddolosa, e che il nostro terrazzo è esposto in particolar
modo al vento.
Dopo pranzo faccio un po’ di videochiamate con gli amici, e successivamente una valanga di compiti da
fare mi aspetta. Solitamente verso le sei mi metto al computer a guardare Netflix; è l’unica scappatoia
che ho per staccare un po’ la spina da queste giornate lente e noiose, cariche del nervosismo di tutti
quanti.
Purtroppo oggi i compiti erano tanti, quindi il mio momento di pace non me lo sono goduto, e a
dispetto delle mie speranze di stamattina questa giornata non è stata delle migliori. Spero soltanto che
questa situazione non si prolunghi ancora per molto, e che gli sforzi di tutti servano a qualcosa, facendo
cessare questa epidemia mondiale. Non vedo l’ora di tornare a scuola e ricominciare la solita vita, anche
per il fatto di poter rivedere mia nonna, che affronta la quarantena da sola, e che sta soffrendo molto
questo periodo di solitudine. Stasera mi sono addormentata con queste speranze nel cuore, chiudendo le
palpebre su un’altra delle giornate di questa quarantena, che spero passerà presto. Anna

30 marzo
Oggi mi sono svegliato e ho pensato a quanti giorni dovremo stare in quarantena. Solo il pensiero mi
mette di cattivo umore, perché magari all’inizio mi piaceva stare un po’ a non fare niente, ma poi mi
sono accorto che iniziava a essere noioso. Inoltre, i prof si sono tutti attivati con la didattica a distanza.
Insomma, oggi la mia giornata è stata questa. Mi sono svegliato alle 8 e ho fatto colazione con una
spremuta di arancia. Mi sono lavato e subito sono iniziate le lezioni.
Mi annoio un po’ e penso che sarebbe stato meglio stare tutti a scuola, perché è bello vedersi tutti
fisicamente. Trovo le lezioni online più faticose rispetto a quelle in aula. Sembra sempre che i prof ti
guardino, mentre nelle lezioni in presenza i prof ogni tanto si girano…
Ho pranzato, come ogni giorno, con le cotolette che ha comprato papà. Ho mangiato in giardino e
sono restato un po’ lì. Ma poi mi sono dovuto mettere subito a studiare.
Mi sento stanco e un po’ annoiato. Una cosa simpatica che interrompe un po’ la monotonia delle
giornate è che ogni pomeriggio alle 18 usciamo in giardino e cantiamo una canzone: ogni membro
della famiglia suona uno strumento diverso ed è diventato un appuntamento fisso per il nostro
piccolo pubblico del palazzo di fronte, che aspetta quel momento per scambiare due chiacchiere.
Mentre vado a dormire cerco di rassicurarmi che andrà tutto bene e finirà presto. Michele

31 marzo
Caro diario,
come sai già, tutta l’Italia e quasi tutto il mondo stanno combattendo contro un virus, meglio
conosciuto come “coronavirus” o “covid 19”.
Come ogni mattina oggi mi sono alzata, ho fatto la colazione, mi sono lavata di corsa e poi ho
aperto le mie due finestre, che quasi ogni mattina fanno entrare una luce che mi illumina sempre la
giornata e poi è iniziata la mattinata di studio con le professoresse Vinci, Nardi e Gattola.
Dopo aver ascoltato con abbastanza attenzione ogni lezione, ho staccato la mente dallo studio e mi sono
messa a riposare e a giocare con la mia nipotina Lucrezia, che è dovuta venire qui per un po’, visto che il
papà lavora e le volevamo far evitare qualunque tipo di contagio. Dopo sono andata a pranzare e mi
sono rinforzata con un buonissimo pranzetto. Il pomeriggio mi sono riposata un altro po’ e delle mie
amiche mi hanno proposto di fare una videochiamata, ma io gli ho risposto di no perché stavo per fare i
compiti.
Quando li ho finiti sono stata con Lucrezia e mi sono vista anche un po’ di TV.
Verso le nove, mamma mi ha chiamato per andare a cena e poi verso le undici e mezza sono andata a
dormire, per riposarmi, per la giornata dopo.
Questa situazione mi sta stressando molto, anche perché sono stata obbligata a stare dentro casa, però
per fortuna c’è Lucrezia che rende queste giornate molto più belle e colorate. Penso anche però, che
questa cosa, ci aiuterà ad apprezzare molte cose di cui nemmeno ce ne rendevamo conto.
Per lo più, a peggiorare questa situazione c’è che ci sono molti morti e ogni volta al telegiornale vedere
tutti quei camion che portano tutte quelle vittime, di certo non mi aiuta, anzi, mi mette ancora più
paura e ansia.
Sinceramente non ti mento, che ho molta paura; per esempio ho paura che se lo possano prendere i
miei familiari, o mia nonna che ha 94 anni – il virus le potrebbe essere letale, o magari i miei due angeli,
Eva e Lucrezia, che sono la mia vita.
Ma sono anche sicura che l’Italia e il mondo si rialzeranno molto presto.
FORZA ITALIA, FORZA MONDO, CE LA FAREMO! Rose

31 marzo
Oggi come tutti i giorni mi sarei dovuta svegliare presto, ma visto che né ieri né l’altro ieri sono riuscita
a dormire, non mi sono svegliata in tempo, ed ho dovuto fare la colazione molto velocemente,
mangiando il mio solito latte con i biscotti. Poi sono corsa a vestirmi, perché alle 9.00, come tutti i
giorni della settimana, ho le videolezioni da casa, che reputo molto più faticose da seguire rispetto a
quelle che normalmente si facevano a scuola. Ma essendo l’unico modo per poter andare avanti col
programma, farò questo sforzo.
Quasi tutti i giorni prima di pranzo, seguendo il consiglio della Corpolongo, salgo in terrazza insieme al
mio cane: mentre io cammino, lui prende il sole. Dopo un po’ sale anche mia mamma, e tutti e tre, io
mia mamma e il mio cane giochiamo con la pallina, e il mio cane si diverte a correre per tutta la
terrazza.
Poi vado a pranzare, e una volta finito, mi vado a vedere Netflix; passata un’ora vado a fare i molti
compiti che ci danno; una volta fatti, mi metto un po’ col telefono.
Spero che questa situazione finisca molto presto, perché stare tutto il giorno per parecchi giorni
rinchiusi dentro casa, non è proprio una situazione piacevole; ma se questo servirà a fermare l’epidemia,
allora farò un piccolo sforzo. Chiara

1 aprile
Oggi è il primo di aprile, ovvero il giorno perfetto per fare degli scherzi!
Come sempre mi sono svegliato alle sette per prepararmi alla video-lezione di inglese delle ore nove,
però mi ero dimenticato del fatto che la lezione non era alle nove ma alle dieci! Tutta colpa mia, perché
ogni volta penso sempre di conoscere l’orario scolastico a memoria, ma in realtà, evidentemente, non è
così.
Per colpa di questa cosa mi sono svegliato un’ora prima, ho pensato: “vabbè dai, meglio un’ora prima
che un’ora dopo”; ma il peggio doveva ancora arrivare, per la lezione di inglese su Zoom servivano un
ID e una password, io ho cercato sul registro elettronico e come previsto c’era scritto l’ID e la password,
li invio sulla chat della mia classe e quando, su Zoom, bisognava inserire i codici, c’era qualcosa che non
quadrava: l’applicazione mi diceva che la password era sbagliata.
Ero nel panico, ho controllato più di mille volte se la password digitata coincidesse con quella letta
sul registro ed effettivamente coincideva, come potevo fare? Per fortuna la professoressa Figuccia ci
ha informato che la password indicata era sbagliata e ci ha mandato quella corretta.
Dopo le video-lezioni del mattino ho pranzato e ho guardato un po’ di televisione, dopo ho iniziato a
svolgere i compiti e, nel pomeriggio, mi sono preso una pausa per giocare ai videogiochi, ho giocato per
poco tempo perché i compiti erano tanti.
In questi giorni di quarantena, in cui il tempo è scandito per lo più dalle lezioni e dai compiti, mi
annoio molto perché non posso uscire di casa, però mi rendo conto che è giusto che sia così, per la mia
salute e soprattutto quella altrui. Gabriele

3 aprile
Oggi mi sono svegliato e il mio primo pensiero è stato quello di prepararmi per la lezione online,
saltando la colazione.
Arrivate le 9:00 dovevamo entrare nel meeting creato dalla professoressa per fare lezione di italiano,
metto l’Id, la password e sono dentro.
Finite le lezioni mi sono messo per una mezz’oretta in giardino a prendere un po’ di sole perché i
medici dicono che fa bene.
In seguito ho pranzato, e verso le 15:30 mi sono messo a giocare alla play-station con dei miei amici.
Successivamente mi sono riposato e ho fatto i compiti di storia, italiano, geografia e arte.
Oggi è stata una giornata abbastanza tranquilla, però senza divertimento.
In questo periodo divertirsi è un po’ difficile, essendo costretti a rimanere a casa per un virus che sta
provocando tantissime morti. Vorrei uscire per fare una passeggiata o per andare al parco e riprendere a
giocare a calcio con la mia squadra… ma rimango rinchiuso a casa per salvare la mia vita e le vite altrui.
Ogni giorno prego mia madre di farmi uscire per buttare la mondezza… incredibile, visto che non lo
volevo mai fare prima!
Spero che il virus venga sconfitto al più presto. Leonardo

3 aprile
Caro diario… il mondo è sottosopra e anche le mie giornate lo sono.
Tutti i giorni il solito aspirapolvere mattutino mi sveglia dai sogni, che mi distraggono
dalla realtà. Dopo aver goduto del miele e del latte, iniziamo le video lezioni di oggi
venerdì 3 aprile, ventiseiesimo giorno di quarantena, che ormai sembra infinita.
A volte vorrei uscire di casa e andare a correre per i bei prati primaverili, ricchi di fiori
appena sbocciati. Subito dopo aver terminato la lezione d’arte vado a pranzare con la mia
famiglia e poi si inizia con l’attività fisica; come primo allenamento pedalo sulla
cyclette, e corro per il giardino della casa di mio padre, poi faccio qualche flessione e
diversi addominali.
Alle 16.00 mi diletto a giocare a volano con mio padre, alle 16.30 inizio a
studiare per lunedì e martedì. Dopo aver distrutto un bicchiere giocando a mosca cieca
con i miei fratellini, ceniamo. Poi iniziamo la serata vedendo un film, ma spesso mi
addormento sul divano. Andando a letto, penso che il dì seguente mi aspetterà una
giornata uguale a questa.
Però in fondo ogni giorno è diverso e quello che ho capito in questi giorni è che alcune
cose che diamo per scontate non lo sono affatto e quando potrò riaverle saprò apprezzarle
meglio. Guglielmo