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Ragazza costringe ragazzo autistico a spogliarsi durante una live Instagram

 

Negli ultimi giorni avrete sentito parlare dell’ultimo pubblico atto di cyberbullismo avvenuto proprio in Italia. I protagonisti di ciò sono la giovane Selene Calò e la vittima, un ragazzo con una forma di autismo. 

Prima di entrare nei particolari della vicenda ci teniamo a specificare cosa sia il cyberbullismo.

Il bullismo è un fenomeno da sempre esistito, praticato principalmente in ambiente scolastico.

Il bullo é colui che esercita azioni violente, molestie verbali o fisiche, su di una vittima. 

Al giorno d’oggi la tecnologia ha permesso ai bulli di intimidire i propri bersagli anche attraverso l’uso di immagini o messaggi, talvolta anche anonimi. Il bullismo, dunque, in questo caso diventa cyberbullismo. Questo tipo di fenomeno è stato considerato il più pericoloso per ben il 72% degli adolescenti.

Il cyberbullismo porta inoltre a gravi conseguenze psicologiche per la vittima, quali l’immensa vergogna, l’imbarazzo e in particolare l’isolamento sociale; in diversi casi la vittima, stremata dai continui soprusi, è arrivata addirittura a togliersi la vita.

Tuttavia, gli abusi in rete posso essere segnalati penalmente con denunce quali, quella di diffamazione in alcuni casi, istigazione al suicidio oppure in altri sostituzione di persona o diffusione di materiale pornografico.

La cyber-bulla, Selene Caló, durante una live di instagram, per attirare più spettatori, ha aggiunto un ragazzo senegalese con appunto una forma di autismo. Una volta aggiunto ha iniziato ad insultarlo e successivamente vedendo approvazione nei commenti lo ha costretto a spogliarsi pubblicamente.

 Fortunatamente tra gli spettatori era presente un’amica della vittima la quale è intervenuta ed ha chiamato i genitori dell’adolescente in questione che giusto in tempo l’hanno fermato. 

Il ragazzo preso dalla vergogna e spaventato dalla vicenda è scappato di casa, successivamente è stato rintracciato e riportato dalla famiglia.

A denunciare per prima e a rendere più discussa la vicenda è stata la giovane rapper Anna Pepe, seguita poi da più conosciute influencer come Ludovica Pagani, Gaia Bianchi, Greta Menardo e molte altre.

La situazione però non si è fermata: dopo che Selena Calò si è ritrovata nella bocca di tutti ha deciso di fare una live con sua sorella, dove non solo non chiede scusa al ragazzo ma ne “insulta” anche un altro che commenta la live, dandogli dell’omosessuale.

 

Qui oltre che di cyberbullismo si parla anche di razzismo e omofobia, di parole, gesti e odio sia da parte della ragazza che dei commenti, tutto questo fa rabbia. Fa rabbia perché è assurdo che in un’era così moderna parte della popolazione non riconosca ancora l’importanza e le conseguenze dei propri gesti. Il ragazzo ha tentato il suicidio e accadrà  a tanti altri se non ragioniamo sulle nostre azioni. A questo punto non bisogna creare odio verso il colpevole bensì far sentire amato il ragazzo, proprio come la comunità senegalese italiana e grande parte del web sta cercando di fare.

A cura di Alessia Porcelli, Cristina Ubaldo e Giorgia Scotto Pagliara 2Q classico Cambridge 2.0 -liceo G.B. Vico Napoli