Covid-19, il Virus Silenzioso che UNITI sconfiggeremo

Dopo 60 giorni di isolamento forzato, ho deciso di prendere la penna e scrivere, su un foglio, trasformare i miei pensieri, mettere nero su bianco come mi sento, cosa sta accadendo fuori e dentro di me…

Inaspettatamente sei arrivato come un uragano silenzioso, chiamato da tutti Coronavirus o meglio Covid-19, portando scompiglio, sofferenza e paura nella mia quotidianità e in quella di tutte le persone del mondo.

Prima del tuo arrivo le mie giornate le trascorrevo, tra scuola, studio, amici e il mio amato calcio, quello che adesso mi manca più di tutto! Pensavo che sarebbe stato un 2020 che avrei ricordato per le tante belle esperienze che avrei vissuto e le tante cose emozionanti che mi sarebbero accadute. Il mio primo pensiero va al campionato che io e la mia squadra avremmo cercato di vincere, visto che eravamo i favoriti, quindi se avessimo vinto, avrei festeggiato alla grande con i miei nuovi compagni di squadra.

Mi hai anche rubato la gioia di poter vivere con i miei compagni di classe la gita scolastica, tanto attesa, che sono certo sarebbe stata favolosa; doveva essere anche l’anno in cui mio fratello avrebbe fatto la prima comunione, invece ora è tutto sospeso, tutto fermo. Tu, COVID-19, sei arrivato di soppiatto tra noi e hai sconvolto tutto.  Non vado più a scuola e neanche ad allenarmi, non vedo i miei amici di classe e di squadra, a parte qualcuno attraverso uno schermo; mi hai tolto la libertà e hai deciso di gestire la mia, anzi le nostre vite. Sei riuscito a fermare il nostro lavoro e la nostra normalità, hai fermato intere nazioni. Continuano a “vivere” solo gli ospedali, ma non serenamente, perché da lì ci arrivano notizie di persone che tu stai facendo tanto soffrire e alle quali stai facendo tanto male.

Il personale sanitario ti sta combattendo e ti combatte ogni giorno cercando di annientarti, ma tu lasci solo, con il tuo contagio, morte. Sofferenti, dispiaciuti, con il cuore spezzato e a volte con gli occhi lucidi, noi da casa seguiamo tutto questa caducità. Ma non ci perdiamo d’animo, noi italiani e l’Italia intera non si fermerà, non ci conosci, non sai di cosa siamo capaci, noi ce la faremo.

Ci stai creando tante difficoltà, siamo costretti a stare dentro, ma noi non ci siamo tirati indietro, anzi, noi ti stiamo dimostrando che siamo un paese unito. Guardando la Tv, mi sono rincuorato nel vedere che dal nord al sud, passando per il centro, come mai prima,  il nostro infatti era un paese fortemente diviso, ora è diventato un paese che, in questo periodo di isolamento: si è unito, non c’è distinzione di nessun tipo, ci sono solo tante voci insieme per urlare al mondo che ci siamo e non ci arrediamo. Sono stati organizzati dei Flash-Mob in tutte le città e nei paesi, trasformando i balconi in veri concerti, con bandiere colorate e tanti striscioni con su scritto “ANDRA’ TUTTO BENE”, la musica ci ha uniti e mi ha fatto capire che non bisogna arrendersi.

Ho capito che dobbiamo affrontare questa difficoltà, rinunciando alla nostra libertà, per un bene comune, tu COVID-19 ci stai facendo capire che la salute è un bene da proteggere, anche facendo tante rinunce.  Stiamo imparando anche che il valore dell’attesa e della speranza ci fa sentire uguali. Anche se chiusi in quattro mura stiamo apprezzando forse un po’ di più tutto quello che prima sembrava non essere importante, ora invece magicamente anche un libro ci fa sentire meno soli, una chiacchierata in famiglia o la TV ci fanno sentire meno divisi e sicuramente abbiamo dato una spolverata a tutte quelle cose che avevamo messo da parte.

Forse finalmente ci hai fatto capire l’importanza della solidarietà che può essere rafforzata con un piccolo sorriso, con una parola affettuosa, con un incoraggiamento, con i ricordi, quelli belli, oppure semplicemente con un piccolo gesto, perché tu Covid-19, non lo sai, ma ci hai colpiti nell’era della tecnologia dove grazie ad un cellulare, un tablet, e ad altri strumenti, riusciamo a sentirci meno soli, riusciamo a comunicare  con gli amici vicini e lontani, a esprimere le nostre emozioni, a farci volere più bene ogni giorno di più: noi stiamo diventando  più forti di te. Tu, caro Covid-19, te ne andrai, ne sono certo, e anche se nulla tornerà come prima, noi ti sconfiggeremo e sai perché? Perché tu sei solo, invece noi siamo in tanti e tutti uniti.

 

Jacopo Dalù, Scuola secondaria di  primo grado di Tornareccio, classe seconda