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Anche la quarantena ha il suo lato positivo – Lontani ma vicini

Sicuramente la situazione che stiamo tutti vivendo è anomala, improvvisa e ci siamo dovuti adattare ad uno stile di vita completamente diverso da quello che fino a poco tempo fa era la cosiddetta ‘normalità’. La nostra quotidianità sembra svanita nel nulla e in fondo è così, ma non dobbiamo perderci d’animo e sprecare questo indefinito tempo perso che abbiamo a disposizione. Almeno io la penso così. Nella disgrazia che ha colpito il nostro paese e via via tutto il mondo dobbiamo cercare di vedere quella punta sottile di bene che è nascosta in tutto questo male che ci opprime. Viviamo in una società sempre di corsa, frenetica e completamente immersa nel consumismo. Adesso invece siamo bloccati in casa e la nostra abitudine macchinosa a comprare tutto e di più è limitata, limitata dal fatto che adesso anche ordinare oggetti o cibi online è diventato diffcile per i lunghi tempi di consegna. Penso che questo in qualche modo ci farà capire come vivere in modo essenziale, privandoci degli eccessi, sia sostanzialmente positivo. Ci ricorderà anche quanto sia importante spendere molto tempo con i propri cari e quanto sia fondamentale coltivare i rapporti umani, adesso solo e rigorosamente in modalità virtuali. È anche un periodo che ci farà diventare tutti ottimi chef, personal trainer, musicisti e grandi lettori… e alla fine penso che questa sia una nota davvero positiva dell’intera faccenda.
Io personalmente ho cercato di ricreare la mia ‘quotidianità’, nei limiti del possibile ma ci ho provato. Oltre alle lezioni online che mi scandiscono e mi occupano la mattinata, ho organizzato anche i miei pomeriggi e cerco di rispettare gli obiettivi che mi sono proposta. Normalmente le attività a cui più mi dedico, oltre a studiare, sono la scrittura, la chitarra e l’attività fisica (anche se in palestra per la mancanza di tempo di praticare un vero sport). Ecco, io ho cercato di riportare questi tre elementi, accompagnati indubbiamente dal mio nuovo interesse per la cucina e dalla mia ritrovata voglia di leggere, nella mia ‘nuova quotidianeità’. Ogni giorno cerco quindi di studiare un minimo per non rimanere indietro col programma, ascolto le lezioni e prendo appunti e tra una pausa e l’altra leggo quei libri che mi ero sempre promessa di leggere che erano però rimasti ancora impolverati nello scaffale. Nel pomeriggio poi mi alleno un po’, alternando esercizi statici a lezioni prese da YouTube di cardio, fitboxe e alle volte zumba, per non annoiarmi. Poi dopo una bella doccia, tempo metereologico permettendo, vado nel mio terrazzino che in un momento del genere trovo sia un’enorme risorsa e qui alterno momenti in cui leggo e prendo il sole sulla sdraio ad altri in cui cerco di imparare nuove melodie alla chitarra, cosa che normalmente faccio solo una volta a settimana per il poco tempo. A giorni alterni poi cucino ma, siccome i dolci sono il principale alimento che amo cucinare, i miei genitori spesso mi infamano per la quantità abnorme di chili che rischiano di prendere a causa mia, limitando così la mia vena di chef. La sera poi solitamente guardo un film con i miei genitori, certe volte commedie, perché è decisamente meglio ridere che piangere in questo periodo, altre volte pellicole un po’ più serie, i cosiddetti classici insomma.
Sì, so che la mia alla fine sarà una giornata come le altre di molti altri italiani in quarantena ma in fondo sto cominciando ad apprezzare questo ritmo che sta scandendo le giornate ed effettivamente potrei anche abituarmici, abituarmi a questa nuova normalità, un po’ più vissuta dentro che fuori.
Emma Boschi/ Liceo Classico Galileo di Firenze