“Liberi di volare”

In questo strano tempo chiusi in casa, ho avuto modo di riguardare il film di Sepulveda “la gabbianella e il gatto”, film basato su una grande amicizia che riesce a superare tutto con il potere dell’amore. Il punto centrale della storia sta proprio nel fatto che  la piccola gabbianella nasce, cresce e spicca il volo solo grazie alle amorevoli cure di qualcuno di totalmente diverso da lei, il gatto Zorba. Secondo me Sepulveda con il “volo” non voleva intendere solo quello fisico della gabbianella che volava nel cielo, anche quello del gatto che “vola” al di là dei sui progetti, superando i suoi limiti e modificando le sue abitudini. Penso che dovremmo prendere spunto dalla piccola gabbianella e imparare a volare, lasciandoci andare e facendoci guidare dai nostri sogni e dal fatto che amare qualcuno diverso da noi supera le differenze. La nostra situazione attuale mi ricorda molto quella della gabbianella, che si trovava in un mondo diverso, proprio come noi ora, che stiamo affrontando un modo di vivere diverso dal solito… Questo tempo passato a casa mi ha dato modo di riflettere e riguardando il film, in occasione della triste morte proprio per il coronavirus dell’autore, ho riscontrato in me molte cose in comune con la piccola gabbianella, anche il semplice fatto di  sognare e di sperare in un mondo migliore, proprio come lei, quando spera e si convince di poter volare e alla fine ci riesce. Anche noi potremo “volare” di nuovo, ritornare a scherzare tra i banchi di scuola, ritornare a conoscere il mondo attraverso lo studio e gli amici attraverso la vicinanza fisica. Inoltre nella storia ho notato che si fa riferimento anche alla terribile “peste nera”, ovvero alle enormi chiazze di petrolio che si formano e inquinano il mare, causando la morte di molti animali, proprio come accade alla gabbiana Kengah, che rimane intrappolata nel petrolio e muore. Dovrebbe farci riflettere questa scena, farci  iniziare a pensare alle cause delle nostre azioni e spingerci ad imparare dai nostri sbagli che causano enormi danni nel mondo. Spero vivamente che questa quarantena che ora ci rende silenziosi, possa poi suscitare in noi determinazione nel realizzare i nostri sogni e nell’essere più responsabili del mondo.

Manuela Ciccia 2 d a