Il periodo che abbiamo vissuto, a causa delle restrizioni approvate dal governo per via dell’emergenza sanitaria, è stato difficile per tutti, ma per noi adolescenti lo è stato ancora di più.
Abbiamo ascoltato i nostri genitori, abbiamo seguito i loro consigli e siamo diventati più grandi, capaci di fare delle scelte giuste per tutelare noi e chi ci sta intorno. Ci hanno aiutato a gestire le emozioni facendoci riflettere o semplicemente dandoci un abbraccio, ci hanno rispiegato i compiti che non avevamo capito o ci hanno regalato una bellissima serata raccontandoci una storia.
Abbiamo capito che esiste altro nella vita oltre allo sport e al divertimento con gli amici, perciò ci siamo dati da fare e abbiamo aiutato mamma e papà a fare i lavoretti domestici, come apparecchiare e sparecchiare la tavola o passare l’aspirapolvere in camera nostra. Ci siamo resi conto di quanto siano faticosi e di quanto i nostri genitori fatichino per noi. Abbiamo capito che ci vogliono bene, nonostante tutte le sgridate, perché lavorano tanto per noi: fanno il bucato, cucinano…
Ci siamo accorti che non esistiamo solo noi ma anche i nostri fratellini e sorelline: durante il periodo di quarantena ci hanno chiesto di giocare con loro. Abbiamo così riscoperto un mondo che con il tempo avevamo dimenticato, il mondo dei giochi. Chi ha una sorellina ha ricordato (o scoperto?) il mondo delle bambole con tutti i loro accessori, chi ha un fratellino invece ha giocato con le macchinine o con il trenino di legno.
Abbiamo ritrovato il tempo libero, che avevamo sostituito agli impegni settimanali, e abbiamo letto un libro al fratellino e alla sorellina, o semplicemente abbiamo guardato un film. Ci siamo rilassati e abbiamo fatto un disegno con loro, magari intingendo le dita nel colore e poi rilasciando le nostre impronte.
Luca De Bernardi, 3E
I.C. Biella3 – Marconi
