La tv nasce come uno strumento educativo, spesso per aiutare le persone analfabete nel dopoguerra, ma anche di sano intrattenimento per la famiglia.
Con il tempo però e con la creazione sempre maggiore di nuovi reti satellitari la televisione ha espanso I propri rami creando sempre più canali e programmi molti dei quali non propriamente educativi. Questi tipi di canali sono detti comunemente televisione spazzatura.
Un esempio lampante di diseducazione è avvenuto pochi giorni durante uno scherzo delle iene dove si è inscenato un finto tradimento.
La vittima,Natalia paragoni, ha reagito molto male picchiando e prima il suo ragazzo e poi insultando pesantemente la presunta amante in chiamata.
Questa “sorpresa” ha scatenato molte polemiche tra il pubblico. Secondo molti infatti lo scherzo andava fermato in quanto da semplice intrattenimento si è trasformato in un veicolo di violenza.
Non è la prima volta che la televisione trasmette dei messaggi sbagliati, spesso si dimentica che la televisione è vista da molti bambini che tendono non solo ad emulare tali comportamenti , in quanto li ritengono giusti poiché visti in tv, ma anche a percepire un messaggio immorale.
Molte volte accade che la tv, o chi gestisce i programmi singolarmente, si dimentichi di essere un influenza e in quanto tale deve cerca di limitare di trasmettere certi messaggi, o almeno evitare di farlo in fascia protetta .
È anche vero però che questi programmi spazzatura sono sorretti grazie ad una grande fetta di pubblico che si fa abbindolare dal finto sensazionalismo, spesso già preparato a tavolino, che queste trasmissioni offrono.
Gli argomenti principali di queste pseudo-trasmissioni sono il gossip , gli insulti verso altre persone, spesso presenti al programma, e argomenti banali. Questi programmi assumono la parvenza delle antiche arene romane dove i gladiatori lottano e vengono incitati dal pubblico che vuole solo intrattenersi non curandosi del prossimo.
Negli anni si è perso il vero valore della tv italiana che dovrebbe essere quello di educare e divertire le persone in modo sano e non quello di incitare all’odio e alla maleducazione.
Andrea Chiummo e Alessandro Pisacane 3C Classico Cambridge 2.0 – liceo G.B. Vico Napoli