Foo Fighters, l’era del post grunge continua

Dave Eric Grohl è ciò che si avvicina di più all’essere definito una leggenda nel panorama musicale.
Classe 1969, l’ex batterista dei Nirvana ha rivoluzionato la musica durante “l’era del grunge”, ovvero tra la fine degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90  e tutt’ora il frontman dei Foo Fighters  è in grado di mantenere con il suo gruppo una certa qualità che, spesso, gruppi di questo calibro tendono a perdere nell’arco del tempo.
Prima di entrare a fare parte dei Nirvana, Grohol ha fatto parte di altri gruppi minori per poi unirsi agli Scream in veste di batterista.
Dopo gli Scream è riuscito ad entrare nei Nirvana poiché Kurt Cobain aveva trovato in lui il batterista che stava cercando.

Nel 1991 i Nirvana incidono “Nevermind”, l’album che li ha consacrati all’immortalità: “Smells like teen Spirit”, il pezzo più celebre della compilation, ad oggi conta di più di un miliardo di visualizzazioni su YouTube.

In seguito della morte prematura di Cobain, con il conseguente scioglimento della band, Grohl decide di continuare la sua carriera musicale e fonda i Foo Fighters. Stavolta Grohol non ricoprirà più il ruolo di batterista, passando alla chitarra. Nonostante il cambio di strumento, il suo spirito da batterista è rimasto e la ricerca di un batterista degno del suo nuovo gruppo non gli ha dato pace fino all’incontro con quello che reputa il migliore batterista esistente, Taylor Hawkins.

I Foo Fighters hanno al loro attivo 9 album, l’ultimo uscito il 15 settembre del 2017. il pezzo più popolare tra tutti è “The Pretender”, dell’album “Echoes, silence, patience and grace” che, al momento, conta poco più di 400 milioni e a detta della “leggenda” nell’anno che verrà è prevista l’uscita di un decimo lavoro che egli stesso ha dichiarato: “Sarà strano, ma che di sicuro spaccherà al momento dell’uscita .
In conclusione Dave Grohol è stato parte integrante di uno dei gruppi musicali che di più hanno segnato la storia della musica rock e il suo attuale gruppo è destinato a fare lo stesso in quanto uno dei pochi se non l’unico che riesce a mantenere vivo il “post grunge”, genere di cui è fondatore.

Emanuele Prestipino 3Bsa