LA NASCITA DEL SOCIAL READING ( e di Betwyll)



“Il Social Reading è una pratica che può essere utilizzata in affiancamento alla didattica. Betwyll, la piattaforma di Social reading sviluppata sul metodo TwLetteratura, offre alle scuole uno spazio online, sicuro e privato, attraverso cui sperimentare le potenzialità del Social reading in ambito didattico.” Con queste parole Pierluigi Vaccaneo, CEO e cofounder di Betwyll, ha iniziato il suo incontro in aula virtuale con noi, studenti della 3A Classico Cambridge 2.0 del liceo G.B. Vico di Napoli, nell’ambito del Percorso per le Competenze Trasversali e Orientamento che stiamo appunto svolgendo con “ LA COMUNICAZIONE NEL WEB: IL SOCIAL READING – BETWYLL STARTUP INNOVATIVA


Betwyll è un’applicazione che nasce in seguito al progetto innovativo di TwLetteratura ideato nel 2012 da Edoardo Montenegro, Pierluigi Vaccaneo e Paolo Costa. É un’app che propone la lettura di testi, facendo leva sulle potenzialità dei social network e sull’importanza della comunicazione online. Consiste nella lettura condivisa su app, in social reading appunto, tra diversi lettori provenienti da tutto il mondo di uno o più testi , in cui ciascuno utente commenta attraverso “twyll” di 140 caratteri secondo un calendario condiviso di lettura ( e scrittura!) digitale.


TwLetteratura nasce dall’intenzione di Pierluigi Vaccaneo, direttore della fondazione Cesare Pavese, di voler avvicinare i lettori alle letture pavesiane. Egli decise di farlo sfruttando la piattaforma di Twitter, all’epoca un social network molto conosciuto e utilizzato, dove ognuno poteva esprimere il proprio pensiero liberamente grazie all’utilizzo di profili “alias ”, appositamente creati. Tramite un conoscente comune, Pierluigi Vaccaneo riuscì a mettersi in contatto con Eduardo Montenegro, all’epoca noto su Twitter con il suo account “Hassan Pautas”, e da lì, dopo una telefonata, incominciarono a ideare questo progetto.
Dall’attuazione di questa idea, incominciò a prendere vita una vasta comunità di lettori provenienti da tutta Italia e fu poi richiamata soprattutto l’attenzione degli insegnanti, grazie ai quali riuscirono a portare questo progetto anche nelle scuole italiane per sperimentarne uso didattico.
Ed è qui che avvenne un cambio di programma e la loro attenzione, dai semplici nuovi lettori, si spostò nell’ambito scolastico, con la lettura dei Promessi Sposi, per rispondere alle esigenze “digitali” degli insegnanti e alla scuola italiana e offrire loro uno strumento che potesse essere utile per la lettura condivisa. Dalla crescita della loro comunità, incominciarono però ad avvertire l’esigenza di creare un luogo dove tutti potessero incontrarsi con totale sicurezza, un luogo di cui essere tranquilli abitatori e che quindi non fosse più un social network; E fu così che, per rispondere a queste nuove esigenze, incominciarono a cercare i primi finanziamenti.

Al tempo stesso, anche le Fondazioni e gli istituti bancari incominciarono a comprendere quanto grande fosse l’esigenza di rinnovare il modello culturale, iniziando così a creare dei bandi appositi per quelle che potessero essere le idee e le strumentazioni più innovative, tenerle d’occhio, finanziarle e vedere se riuscivano a restare in piedi e diventare delle vere e proprie aziende.
Per questo motivo, Paolo Costa, Edoardo Montenegro e Pierluigi Vaccaneo decisero di partecipare ad un bando per ricevere il loro primo vero e proprio finanziamento importante. Qui furono presentati all’incirca 400 progetti, ma alla fine dei tre mesi, il loro progetto riuscì a guadagnarsi il secondo posto.

Questa vittoria e questo finanziamento imponeva, però, loro di trasformarsi e di fondare una società e diventare così soci; Fu così che nel 2016 nacque l’app di Betwyll. Con il passare del tempo, l’app incominciò ad acquisire sempre più popolarità nelle scuole e tra gli insegnanti, tanto da acquistare una certa importanza e da metterli in contatto con una delle case editrici più importanti in Italia, ovvero Pearson; ed è così che nel 2019 vi è stata l’uscita del primo progetto Pearson Betwyll, ovvero la lettura condivisa di novelle scelte di Luigi Pirandello e ora nel 2020 il progetto Orizzonti Sostenibili ( ad entrambi abbiamo partecipato anche noi, studenti del Vico di Napoli).
Il loro progetto con Pearson però non si concluderà qui, tant’è che dopo un incontro con Pearson Uk, decidono di portare e sperimentare, anche in Canada e in Australia, questo nuovo metodo di lettura condivisa , senza dimenticare la collaborazione attivata con il festival della letteratura a Hay on Way in Galles e con le scuole in Finlandia.

L’app di Betwyll e il metodo del social reading continuano a rappresentare l’innovazione della lettura digitale che è in continua evoluzione e con la collaborazione di Pearson ulteriori progetti avranno grande diffusione.

a cura di Matteo Aletta e Sara Bocchieri 3A Classico Cambridge 2.0 – liceo G.B. Vico Napoli