Si riparte!


Dal 18 maggio è prevista la riapertura di tutte le attività economiche e la libertà di spostamento nella propria regione. Il Governo, infatti, con il decreto del 15 maggio definisce le linee guida per la ripresa di tutte le attività economiche. Ovviamente è possibile riaprire, purché si rispettino i protocolli e le linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio.
La riapertura generalizzata, già dal 18 maggio, di tutte le attività economiche non era stata preventivata, infatti in un primo momento, era stato affermato che alcune attività a più diretto contatto con il pubblico (quali, ad esempio, parrucchieri e centri estetici) avrebbero riaperto dal 1° giugno. Ma i dati rassicuranti rispetto alla diffusione del Covid-19 e la pressione di tutte le forze produttive, hanno indotto il Governo ad anticipare i tempi del ritorno alla normalità.
Il mancato rispetto di adeguati livelli di protezione, però, che non assicuri adeguate condizioni di sicurezza, determinerà nuovamente l’immediata chiusura. 
Non solo, ma anche l’andamento della situazione epidemiologica, monitorata dalle Regioni e trasmessa in tempo reale al governo centrale, provocherà la messa in campo di condizioni più restrittive o ampliative, scelta che potranno fare i governi regionali indipendentemente dalle disposizioni a livello nazionale.
In definitiva, alle regioni “viene concesso ampio spazio di manovra nel decidere le modalità di esercizio delle attività economiche e produttive assumendosi, però, la responsabilità delle scelte adottate”.
Questa ci sembra una soluzione ragionevole se consideriamo il grave disagio economico che ha subito gran parte della popolazione lavorativa a causa della forzata e, purtroppo necessaria, chiusura determinata dal lockdown, e se consideriamo anche il fatto che, sin dall’inizio, l’espandersi della pandemia non è stata uguale in tutte le parti d’Italia.
A questo punto, però, tocca a tutti noi assumere un comportamento responsabile e civico, nel pieno rispetto delle indicazioni governative, affinchè non si ricada nel baratro.
Si riparte, è vero, è necessario per la ripresa economica, ma non a scapito della salute di tutti, ripensiamo ai decessi, all’emergenza ospedaliera delle terapie intensive, ai sacrifici che abbiamo dovuto sostenere tutti.
Ora più che mai si richiede responsabilità, coscienza e consapevolezza che il pericolo è solo arginato, ma non completamente debellato.

Annaclaudia Porta, Rita Stumpo e Giulia Serpico 3C Classico Cambridge- liceo G.B. Vico Napoli