Era un sabato sera, all’improvviso, hanno fermato un programma TV per comunicare una notizia molto seria, la notizia arrivava dal Presidente del Consiglio Italiano che diceva: che tutto sarebbe stato chiuso a causa da un nemico chiamato Corona Virus.
All’inizio non avevo compreso bene cosa stava succedendo, ma nel giro di poco i miei genitori ci misero delle regole che in aggiunta alle regole del Governo mi era stata levato tutto, soprattutto la libertà dei contatti sociali.
Mi rimarrà dentro il ricordo della solitudine, della paura e dello smarrimento.
Mi sento solo perché non posso vedere i miei amici i miei compagni e quei momenti di casino che tanto mi facevano ridere.
Dentro di me sto cercando la forza di andare avanti con i pensieri belli dei momenti passati con i miei amici e spero che presto finisca tutto così potrò tornare a fare quello che facevo prima.
La vita mi sta insegnando ad aspettare e a rispettare le regole… Non solo io però, dovremo rispettarle tutti! Tutti!
Il saper aspettare mi fa capire e apprezzare di più tutto l’impegno di avercela fatta e gustare meglio la vita e la libertà.
Voglio lasciare indietro tutte le cose brutte che questo virus ha scaricato sulla nostra società e su di me. Prima di tutto la paura, perché voglio vivere senza l’angoscia di dover pensare o di poter pensare di essere in pericolo e di portarmi dentro la diffidenza nei confronti del prossimo. Voglio abbracciare i miei cari i miei amici e non voglio più sentirmi smarrito perché questo è il mio mondo e lo voglio vivere fino in fondo e non voglio più sentire la solitudine.
Sono certo che tutte queste sensazioni ingiuste non le porterò con me. Non voglio soffrire ma voglio vivere. W LA VITA!
Matteo Garella 3E
I.C. Biella3- Marconi
