Sindrome della capanna

In questo momento molto persone stanno sperimentando l’ansia all’idea di uscire dal confinamento, al punto che preferirebbero rimanere ancora nelle proprie abitazioni, si tratterebbe di una sindrome già conosciuta. Con Sindrome della Capanna o del Prigioniero si intende l’evitare il contatto con l’esterno in seguito ad un prolungato periodo di isolamento. Questa sindrome risale al 1900, quando negli Stati Uniti, i cercatori dell’oro erano impossibilitati dallo svolgere attività per gran parte dell’anno ed erano quindi costretti a rimanere per mesi e mesi in capanne. L’obbligo di dover concentrare determinate attività in luoghi così piccoli e in determinati periodi, faceva sentire già allora le sue conseguenze: rifiuto di tornare alla normalità, sfiducia nei confronti delle persone e infine stress. E sembra proprio che in questa fase di ripresa successiva al lockdown di due mesi a causa della pandemia da Coronavirus, la sindrome stia colpendo di nuovo un gran numero di persone, da adulti a ragazzi. C’è da sottolineare tuttavia, che non si tratta di un disturbo psicologico, è una reazione normale.
Da circa tre settimane ha avuto inizio la fase 2, e se da una parte ci sono coloro che non aspettavano altro che di poter rivivere una parvenza della vita prima della pandemia, di poter uscire, e riprendere il contatto con il mondo esterno; ci sono poi anche centinaia di persone che al contrario dopo mesi di quarantena non sono ancora pronti per uscire, che vivono l’inquietudine e la paura di riprendere i vecchi ritmi, e si sentono invadere da un vero e proprio senso di angoscia all’idea di varcare la soglia di casa, perchè appunto, le nostre case sono diventate un rifugio, in grado di proteggerci da tutti e tutto. Questo potrebbe essere causato dal fatto che il rischio di contrarre il virus è ancora presente, e per evitare il contagio, le mura domestiche naturalmente sono viste come l’unico luogo sicuro, per se stessi e per i propri familiari. Inoltre una psicologa e psicoterapeuta, ha affermato che per tantissimi l’idea di sentirsi a disagio in una situazione che prima era normalissima, può creare un senso di inadeguatezza.
La sindrome della Capanna o del progioniero tendenzialmente dovrebbe sparire o quantomeno, diminuire, nel tempo con lo stabilirsi della situazione o con il lento adattarsi e abituarsi alla nuova condizione.

Michela Muni 3A Classico Cambridge 2.0 -Licei G.B. Vico Napoli