Dal medioevo al 2020: l’uomo e la natura


L’allegoria del Buono e Cattivo Governo, del pittore senese Ambrogio Lorenzetti, é un meraviglioso ciclo di affreschi realizzato tra il 1337 e il 1339 nella «Sala dei Nove» del palazzo Pubblico di Siena. La rappresentazione di Lorenzetti si articola in quattro scene fondamentali, la prima delle quali, l’Allegoria del Cattivo Governo, lo raffigura come un uomo vestito di nero e con le corna, circondato da rappresentazioni allegoriche della Crudeltà, della Discordia, della Guerra, della Perfidia, della Frode, dell’Ira, della Tirannide, dell’Avarizia, della Superbia, e della Vanagloria. L’allegoria del Buon Governo, che costituisce la terza scena del ciclo, rappresenta un vecchio e saggio monarca che siede sul trono circondato dalle figure allegoriche della Giustizia, della Temperanza, della Magnanimità, della Prudenza, della Fortezza e della Pace. Sui due piatti della bilancia vi troviamo due angeli, uno che incarna la Giustizia Distributiva e l’altro che incarna la Giustizia Commutativa. Alla base di un buon governo vi é sempre il primato del bene su quello individuale. La quarta e ultima scena del ciclo sono gli Effetti del Buon Governo in città e in campagna. Si tratta di una veduta della città di Siena e del contado circostante, da cui si evince un clima di serenità. Grazie al buon governo, la sicurezza e la pace regnano dentro e fuori le mura. La seconda scena ritrae gli effetti del Cattivo Governo in città e in campagna: una città dominata dalla discordia e dalla paura, e il contado circostante con campi incolti, rovine e scene di violenza e di rapina.

Ambiente – Gli obiettivi del Governo 2020-2022

Migliorare la qualità dell’aria e bloccare i cambiamenti climatici. Per raggiungere questo obiettivo il Governo conta sulla partecipazione dei cittadini, delle istituzioni e delle imprese al fine di puntare alla decarbonizzazione, la mobilità sostenibile e all’utilizzo fonti rinnovabili di energia.
Maggiore sicurezza del territorio nazionale e limitare il dissesto e il rischio idrogeologico. Si sceglie quindi di contrastare il più possibile il consumo di suolo e migliorare la gestione e la tutela dell’acqua, bene comune e diritto umano universale.
Prevenire e contrastare i danni ambientali e le terre dei fuochi. Per raggiungere questo obiettivo dovranno essere intensificati i controlli e le azioni di recupero, gli interventi di bonifica, riqualificazione, risanamento e ripristino dei siti inquinati.
Proseguire la transizione ecologica dell’Italia verso un’economia circolare. Migliorare e modernizzare i sistemi di gestione dei rifiuti e la loro tracciabilità, sul piano nazionale e locale, con l’obiettivo di generare anche nuovi posti di lavoro.
Valorizzare e proteggere al meglio le risorse naturali e i patrimoni naturalistici, materiali e immateriali, del Paese. Quindi, tutelare le aree protette italiane e del Mediterraneo.
Assicurare una crescita sostenibile, innovativa e ambientalmente virtuosa del Paese. Promuovere programmi di cooperazione ambientale, per puntare a un miglioramento e a una semplificazione dei sistemi di valutazione ambientale, a tutela del territorio e della salute dei cittadini.
Proseguire nel percorso di potenziamento del Ministero con nuove assunzioni, formazione permanente del personale, innovazione tecnologica e digitalizzazione dei processi.
Rafforzare il coordinamento in sede interministeriale e nei rapporti con le Regioni, sui temi ambientali.



Sodoma
Il sistema governativo, il potere di enti e organismi politici, può rendere fragile, non solo politicamente, ma anche economicamente e socialmente, una città o un intero stato. Eventi simili si sono susseguiti nella storia per millenni, tanto da essere soggetti anche di miti e leggende, come quello della città di Atlantide. La corruzione politica, nella leggendaria città, divenne insostenibile: i governatori sfociarono ben presto nell’avidità, nell’accidia e nella tracotanza, guadagnandosi l’ira degli dei; Zeus volle punire questi semplici mortali e fece sprofondare la città negli abissi.
Altro esempio lampante di cattivo, o mancato, governo è Agbogbloshie, soprannominata anche “Sodoma e Gomorra”.
Agbogbloshie è un suburbio della città africana di Accra, capitale del Ghana. La zona è nota in tutto il mondo per un’enorme discarica di rifiuti elettronici e tecnologici, provenienti da ogni parte del mondo, anche, soprattutto forse, dalla nostra cara Unione Europea. Alcune delle importazioni sono legali, la maggior parte no: non dovrebbe forse intervenire il governo africano? O lo stesso governo del paese che importa? Sì, dovrebbe…ma non accade.
Il materiale accumulato viene sfruttato per riciclaggio di materiali, soprattutto metalli come il rame. Per esportare tali parti, spesso, la plastica che le riveste viene incendiata, provocando numerosi e tossici roghi. Le zone vicine a tali incendi sono abitate, coltivate e date al pascolo; questo ci fa capire quanto la situazione sia grave.
Agbogbloshie non è un mito come Atlantide, Agbogbloshie è la cruda realtà dell’attuale 2020, in cui nessuna voce può combattere l’ingiustizia del denaro e del potere.


Vediamo la fine del progetto soffermarsi sulla natura che conosciamo attualmente: Una natura che se trattata nel modo giusto e non per semplici scopi superficiali sarebbe molto meno danneggiata.
Quando parliamo di ambiente non possiamo certamente comparare il comportamento degli uomini antichi con quello dei giorni nostri, ci rendiamo però conto facilmente che nel corso degli anni con le giuste cure e accortezze molte cose sarebbero potute finire con un verso tanto differente rispetto a quello che vediamo ora.
La differenza di un cattivo e di un buon governo si ritrova propio in situazioni di questo genere: prendendo come esempio la condizione particolare in cui il mondo intero si é ritrovata improvvisamente negli ultimi mesi ci sembra ancora più importante ricordare che seguire – o almeno cercare di seguire!- il buono rispetto il cattivo governo debba diventare la priorità di tutti noi, sopratutto prima che sia troppo tardi.

Claudia Bracci Laudiero, Francesca De Martino, Sofia Sarracino, Fabiana Galluzzo 3 C Classico Cambridge 2.0 – liceo G.B. Vico Napoli