LA MORTE DI HANA KIMURA

Hana Kimuna, ragazza giapponese dai capelli rosa e un sorriso sgargiante, si è spenta all’età di 22 anni, notizia confermata dalla sua agenzia Stardom Wrestling. Ella era diventata famosa come wrestler professionista e grazie al suo ruolo nel reality show di Netflix “Terrace House”, nella quale era finita nel mirino degli hater per una puntata della serie, ma i giapponesi sono ancora sorpresi di come una banale discussione in un reality possa aver generato tanto odio. Infatti le sono stati scritti messaggi come «Muori», «Sei disgustosa», «Devi sparire», e numerosi simili che, al di là delle indagini ancora in corso, sembrano sempre più confermare l’ipotesi suicidio. Inoltre sembra che la madre l’abbia trovata morta alle quattro del mattino del 23 maggio, ma Hana aveva già pubblicato sui social una serie di post preoccupanti in cui affermava di non poter far fronte alle offese, che era debole e immensamente dispiaciuta. Ha anche lasciato su Instagram l’ultimo post scusandosi addirittura con il gatto, mentre gli augurava una vita serena. Infine, il giorno stesso della sua morte, ha pubblicato su Twitter immagini di autolesionismo insieme al messaggio:”Non voglio più essere un essere umano”.

A seguito dell’accaduto, il primo intervento è stato dell’ex primo ministro Yukio Hatoyama: «Casi come quello di Kimura non devono ripetersi, è il momento che la politica inizi a ragionare seriamente su come affrontare il cyberbullismo, un’istigazione collettiva al suicidio che non può rimanere impunita». La ministra per gli Affari interni e la Comunicazione Sanae Takaichi è pronta a dare un contributo personale a una nuova legge o almeno predisporre l’identificazione e la punibilità degli hater. Le fa eco il capo Yoshihide Suga che, dopo aver espresso il suo dolore per la morte della ragazza, ha ribadito l’importanza di un uso corretto della rete al fine di prevenire ogni comportamento lesivo della reputazione altrui. 

Tuttavia quanto accaduto a Kimura non sembra essere un caso isolato, ma riguarda anche altri attori di Terrace House. «Appena resa nota la notizia della mia partecipazione allo show, ho ricevuto una serie infinita di insulti sui miei profili social», ha confessato il giocatore di pallacanestro Ryo Tawatari, che ha comunque lasciato il programma a febbraio. «Ciò non è affatto bello, ma rifletto anche sul fatto che un simile fenomeno vada preso sul serio e se debba dare davvero tanta importanza a questi leoni della tastiera». Anche l’attrice 21enne Emika Mizukoshi è diventata famosa proprio con Terrace House, eppure anche lei ha detto di non essere stata risparmiata: «Mi scrivevano ogni giorno che dovessi andarmene, magari scomparendo per sempre, trovare qualcuno che mi facesse fuori. Fa male, le parole possono ferire i sentimenti e compromettere la psicologia di chiunque, ma non siamo gli unici. Molte altre star televisive in Giappone sono prese di mira».

Inoltre a favore di una decisa presa di posizione della politica giapponese si è schierata anche la lottatrice Ronda Rousey che afferma: «Non conoscevo personalmente Hana Kimura, ma quanto le è accaduto non dovrebbe essere sottovalutato. Il cyberbullismo è un problema serio da risolvere, perché offendere dietro uno schermo non toglie nulla alla gravità del gesto. Una minaccia crescente alla quale va messo un freno».

A seguito della morte di Kimura, Netflix in Giappone ha sospeso la serie, che era comunque seguitissima dal 2012, e interrotto l’uscita dei nuovi episodi dell’ultima stagione.

Fabiana Cutarelli 2Q. Liceo G.B. Vico Napoli