Giovanni Falcone #PalermochiamaItalia

Per me Giovanni Falcone è stato un uomo forte e coraggioso e non ha avuto paura di niente. Ha continuato a lottare per sconfiggere la mafia pur sapendo di mettere a rischio la sua stessa vita. Infatti, purtroppo, il 23 maggio del 1992 è stato ucciso in un attentato insieme alla moglie e agli agenti della sua scorta. E’ tuttavia morto solo fisicamente perché il suo ricordo in ognuno di noi lo rende sempre vivo. Ci ha lasciato un compito molto importante: portare avanti il lavoro da lui iniziato. A mio avviso è stato un grande uomo, una persona straordinaria che è morta da eroe.

Il 23 maggio di ogni anno, in occasione dell’anniversario della sua uccisione, nel capoluogo siciliano c’è una manifestazione in suo onore. Tante persone e molti studenti, anche provenienti da altre regioni, vengono a Palermo, si riuniscono in un grande corteo e raggiungono “l’albero di Falcone” che si trova dinanzi la portineria del palazzo in cui abitava proprio il giudice diventato il simbolo della lotta alla mafia e della legalità. Su di esso sono appesi diversi disegni e biglietti con su scritti dei messaggi e i visitatori lasciano sovente dei fiori.

Altro luogo simbolo è un ponte sull’autostrada che collega Palermo all’aeroporto all’altezza di Capaci, dove è avvenuta l’esplosione e dove ogni anno viene riposta una corona di fiori. A Palermo è stato anche realizzato un grande murales sulla facciata di un palazzo vicino al porto che raffigura i due magistrati tra loro grandi amici, Falcone e Borsellino. Anche quest’ultimo è un giudice simbolo della lotta alla mafia.

I miei compagni ed io abbiamo lavorato molto su questo argomento, grazie all’impegno della nostra maestra Melania. Sino allo scorso anno anch’io ho partecipato alla manifestazione. Il 23 maggio di quest’anno, invece, è stato particolare, diverso dai precedenti, perché a causa del Covid non ci sono stati dei cortei. Questo impedimento tuttavia non ha lasciato le persone indifferenti e su molti balconi (compreso il mio) sono stati esposti i lenzuoli bianchi. Alle 17:58 mi sono affacciata e ho ascoltato “Il silenzio”.

Giulia Badalamenti

Classe VA- I.C.S. “G. Verdi”- Palermo