DALLA NOIA UNA GRANDE SCOPERTA

4 Marzo 2020 primo giorno di lockdown, scuole chiuse finalmente un po’ di relax, basta stress dettato dalle varie verifiche di fine anno ma solo dormire per 12 ore di fila e oziare senza un vero scopo. Qual è l’unica priorità? Arrivare a fine giornata credo, ovviamente spostandosi da un divano all’altro, guardando serie tv o spaziando con la mente verso universi ancora tutti da scoprire e da gustarsi con un bel cuscino sotto la testa. Passano i giorni e capisco che tutto questo oziare senza una sosta non mi basta, non mi soddisfa, ad un tratto realizzo che la mia vita stava prendendo una piega sbagliata e completamente senza senso. Intanto là fuori la situazione si complicava, la gente moriva ed io stavo sul quel divano che ormai apprezzavo più di un qualsiasi amico che sia stato accanto a me per tutta la vita.  Dopo qualche settimana di dissidio interiore tra la mia svogliatezza ed il mio essere consapevole di sbagliare, passando le giornate in questo modo, arrivò lei: la didattica a distanza; era lei che mi costrinse ad impostare quella maledetta sveglia che già alle sette del mattino, intonava una melodia fastidiosa. Tutti gli stimoli ed i buoni propositi riaffiorarono e cambiai il modo di affrontare l’intera vita in quarantena. Capì che quella situazione di stallo mi aveva fatto maturare, iniziai a comprendere il valore delle piccole cose, degli affetti quotidiani, ma soprattutto mi imposi degli obbiettivi da raggiungere così da spronarmi psicologicamente e non sprecare più le giornate tra le coccole di quel divano. In effetti un po’ tutti in questo periodo presi dalla noia abbiamo scoperto l’importanza dell’attività fisica e anche se io non avevo mai smesso di praticarla, affrontavo il rapporto con quest’ultima in modo diverso come se dovesse colmare delle cose che mi erano state sottratte come l’amicizia. Interessante è la facilità, però, con cui, al giorno d’oggi, ci si mantiene in contatto; infatti proprio grazie alle tecnologie è possibile vivere un’amicizia anche a distanza di chilometri e immortalare attimi di felicità scaturiti dal sorriso di un caro amico che non si vede l’ora di rivedere.

In poche parole durante questo periodo di «prigionia» abbiamo un po’ tutti riscoperto e sfruttato le belle esperienze che la tecnologia, se usata nel giusto modo e senza abusarne, ci permette di fare. Tra queste c’è la didattica a distanza motivo per cui siamo obbligati a passare in media 6\7 ore al giorno davanti ad un monitor. Tuttavia le lezioni sono un mezzo attraverso il quale è possibile vivere quello che più riempiva le nostre giornate: la scuola; perché a volte può essere stressante ma sappiamo tutti che oltre ad educare, la scuola svolge molte altre funzioni, una fra tutte quella di contribuire allo stare in comunità con altre persone, senza delle quali saremmo persi ed immersi in un oceano di solitudine e depressione, alle quali non esiste rimedio.

Gabriele Corrado Rubino 3 A