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“Lockdown Sessions”, la musica al tempo del Coronavirus

Il virus ha cambiato la nostra vita, e anche la musica. Vero, ma questa vive ancora in versione “home made” e non c’è veicolo migliore per mandare un messaggio di speranza in tutto il mondo

di Gabriele Bocchese

Con la diffusione del coronavirus in Italia, e successivamente in gran parte del mondo, la musica ha subito non pochi cambiamenti. Infatti con l’avvento della quarantena e l’emanazione delle numerose misure restrittive che vietano di uscire di casa e di creare assembramenti, sono stati annullati tutti i concerti che erano stati precedentemente programmati nel nostro territorio. Annullate anche conferenze stampa promozioni radio e tv, e moltissime uscite discografiche sono state rimandate in data da destinarsi

Tuttavia la musica non si ferma mai,e moltissimi cantautori e strumentisti italiani – ma anche stranieri – non si perdono d’animo continuando a incantare i fan, suonando i loro brani più famosi, ma anche inediti, in live sui più famosi social network, lanciando così quell’hashtag che ormai è diventato virale: #iosuonodacasa

Tra i cantautori italiani che in questi giorni si stanno esibendo via Instagram con i loro brano più famosi c’è ad esempio Tommaso Paradiso, che ha composto con Elisa un brano intitolato “Andrà tutto bene”, atto a lanciare un messaggio di speranza a tutti noi in questo momento. Poi ci sono anche Francesca Michelin, Jovanotti, Gianna Nannini, i Modà, Francesco Renga e anche tanti altri

Tuttavia tale messaggio è stato recepito e diffuso anche dai più svariati artisti d’oltre oceano, come ad esempio Jared Leto, che oltre ad essere un celeberrimo attore hollywoodiano, è anche un famosissimo cantautore rock, Rod Stewart, Noel Gallagher, per non parlare della band di Boston i Dropkick Murphys… O la rockstar di Donecaster, Yungblud, che ha deciso di esibirsi insieme anche a tutto lo staff, spesso in collaborazione con altri cantanti, come testimoniato dal featuring di Yungblud e Machine Gun Kelly, che hanno organizzato un vero e proprio concerto in live esordendo con la canzone “I think I’m okay” (nella foto di apertura Machine Gun Kelly nel video di “In These Walls”)

Per non parlare dei numerosi brani musicali che sempre questi due artisti continuano a produrre, spesso incorniciati da video musicali “home made” che successivamente vengono assemblati insieme, dando l’idea di vedere un vero e proprio studio di registrazione. Tra tali brani si possono rintracciare In these walls, Pretty Toxic Revolver e Misery Business, cover con Travis Barker del celebre brano dei Paramore, andando a comporre – come asserito dallo stesso Colson Baker, in arte Machine Gun Kelly – una “Lockdown Session” musicale

Insomma non c’è veicolo migliore della musica per mandare un messaggio di speranza a tutti in tutto il mondo, a testimonianza di come la felicità e il divertimento non si debbano fermare neanche in una situazione di emergenza come quella che tutti noi stiamo vivendo in questo momento, anzi facendone tesoro, riflettendo su quanto il contatto con gli altri e con le persone a cui teniamo sia importante per noi

Riflettendo anche su quanto in questi tempi la musica ci aiuti, pur se per un breve momento, ad avvicinarci alle persone che amiamo e a farci ricordare quella sensazione di libertà e spensieratezza di cui, ora più che mai, abbiamo davvero bisogno