• Home
  • Blog
  • Articoli
  • La didattica a distanza, scuola del futuro o periodo da dimenticare?

La didattica a distanza, scuola del futuro o periodo da dimenticare?

Di Lavinia Pacifici, Giulia Cutore e Lorenzo Caltagirone

Negli ultimi mesi, i giovani di tutta Italia si sono ritrovati ad affrontare un grande ostacolo: la didattica a distanza. Criticata da molti ed elogiata da altrettanti, questo nuovo tipo di didattica ha fatto entrare virtualmente nelle case di ognuno professori e studenti.

I nostri giovani si sono ritrovati da un giorno all’altro catapultati in una realtà completamente diversa da quella abituale: sono dovuti rimanere a casa 24 ore su 24, passando inoltre una grande parte di quel tempo davanti ad uno schermo. La dad è stata sicuramente un fenomeno sociale che ha portato a galla diversi aspetti della vita dei giovani di cui troppo spesso ci si dimentica.

Nonostante i nostri ragazzi siano considerati la “generazione digitale”, durante questo periodo di isolamento molti di loro si sono resi conto che nulla, neanche uno schermo, può sostituire in alcun modo il contatto umano.

Questo ha portato al cambiamento della natura di certe relazioni sia da un punto di vista scolastico che familiare: studenti e professori hanno imparato a conoscersi e a supportarsi a vicenda mentre le famiglie, costrette a stare insieme tutto il giorno, hanno dovuto ricercare un nuovo equilibrio per adattarsi a questa nuova situazione.

Dunque la dad ha colpito soprattutto la fascia dei giovani, e per capire realmente in che modo ha influito sulle loro vite bisognerebbe chiedere a loro in prima persona.

 

 

Intervista a una studentessa universitaria