Sport. Trekking e natura

La parola inglese “trekking” allude a camminate lunghe e lente in mezzo alla natura da svolgere soli o, se si preferisce, in gruppo. 

I più appassionati di questa attività prediligono principalmente l’ambiente di montagna; in Italia la meta più gettonata è proprio il Trentino che, nell’ultimo decennio e soprattutto nel periodo estivo, ha coinvolto sempre più persone. 

Fare trekking è considerata una delle scelte più salutari da prendere in considerazione, perché respirare all’aria aperta e svolgere  lunghe escursioni permette alla mente e al corpo di alleviare lo stress accumulato. Molti studi affermano, inoltre, che praticare trekking migliora l’assunzione di vitamina D, colma l’ansia, migliora la creatività, rafforza le difese immunitarie e la qualità del sonno. 

È bene, però, assicurarsi di essere in buona forma fisica prima di iniziare il percorso, in modo da poter affrontare al meglio eventuali pendenze di sentiero, pendii, alta quota o stradine sterrate. 

Il trekking può essere differenziato secondo due categorie:

  • Trekking itinerante che prevede un tour ad anello, dove ogni notte si cambia residenza;
  • Trekking residenziale, dove rimane si passa la notte nello stesso posto, ma la mattina si esplorano sentieri diversi. 

L’abbigliamento, in questo caso, occupa un ruolo di grande importanza. Si deve essere ben attrezzati per affrontare qualsiasi imprevisto o cambiamento climatico. 

L’attrezzatura necessaria per svolgere questa attività prevede:

  • Zaino, comodo e di buona fattura dove inserire all’interno acqua, cibo, k-way, magliette, felpe.
  • Scarponi, in quanto è importante non utilizzare delle scarpe qualsiasi per tutelare le caviglie. Sono consigliati spesso gli Scarponi con suola in vibran che consente un buon appoggio al terreno.
  • Borraccia.
  • Kit di primo soccorso.
  • Abbigliamento “a cipolla”, per eventuali sbalzi di temperatura. 

La cosa principale che ogni escursionista deve ricordare è il rispetto per la natura e di conseguenza per tutti gli altri escursionisti. È bene tenere a mente che è sempre meglio camminare tra rocce, boschi e rive di ruscelli piuttosto che tra una montagna di immondizia. Vi sono piccoli accorgimenti da ricordare. Quello più importante,  di non gettare i rifiuti a terra, piuttosto accumularli in sacchetti e gettarli negli appositi cestini. È bene, anche, non strappare erba, fiori, non disturbare o impaurire animali selvatici. Si consiglia, inoltre, di non fare inutili rumori fastidiosi se non necessari in situazioni di pericolo e soccorso, non accendere fuochi e, soprattutto, non danneggiare cartelli di segnaletica per sentieri e staccionate, che saranno utili agli altri escursionisti.

Elisa Scuderi, III BL