Scritte sul volto
scorrono parole calde di una freddezza glaciale.
Riflessi nei rossi occhi
gioia e dolore di attimi indelebili
per sempre fuggiti.
Intrecciati i ricordi ai capelli,
nodi silenziosi di pensieri assordanti,
che una mano febbrile prova a districare.
Bloccato in gola
risale lento il silenzioso grido,
voglioso di esplodere,
di sussurrare l’odiata verità.
Fulmineo serpeggia il dito
ed il vetro si tinge di verità.
Laura Cappelli – Liceo Classico Galileo di Firenze, classe 5B