Un nuovo studio, condotto da un’équipe di ricercatori della Universidade Federal de Juiz de Fora, in Brasile, e pubblicato su PLOS ONE, ha recentemente identificato una serie di fattori che causano stress da separazione o solitudine nei gatti. È stato somministrato un questionario a 130 proprietari di gatti della città di Juiz de Fora, e i risultati non sono dunque ancora definitivi; tuttavia possono tracciare una via per studi più estesi e completi.
È da tempo diffuso il cliché secondo cui i gatti vivono felici in piena solitudine: ma è veramente così? A quanto pare i gatti sono animali molto più socievoli di quanto comunemente si creda, e sono in grado di sviluppare forti legami coi loro proprietari. Un lavoro condotto da due scienziati della Oregon State University e pubblicato a gennaio 2019 su Behavioral Processes, ha per esempio evidenziato che i gatti sanno apprezzare le attenzioni e i segnali sociali degli esseri umani, quali movimenti delle mani, tono della voce, umore e, in base ad essi, regolano il proprio comportamento.
Per approfondire la questione è stato messo a punto un questionario in cui si chiedeva a 130 proprietari di gatti (in totale 223 gatti) di fornire diverse informazioni sui propri animali. Ad esempio, veniva domandato se gli animali si comportavano in modo diverso quando erano soli, oppure come interagivano con gli esseri umani, in che tipo di ambiente vivevano, e così via.
Ne è risultato che il 13,5% dei gatti soddisfaceva almeno uno dei criteri che definiscono i problemi di separazione. Azioni riportate di frequente comprendono comportamenti distruttivi, vocalizzazioni eccessive, urinare o defecare lontano dalla lettiera, depressione-apatia, aggressività, agitazione-ansia. I dati hanno inoltre svelato che a soffrire maggiormente sono i gatti che vivono in case dove non ci sono donne, o con inquilini di età compresa tra 18 e 35 anni, dove non vivono altri animali domestici, o ancora in case prive di giocattoli o simili passatempi.
Nonostante tali risultati siano ancora da approfondire prima di esser confermati, è bene, nel dubbio, evitare di lasciare a lungo i propri gatti in solitudine.
Sofia Ventura / Liceo Classico Galileo di Firenze