Frank (2014) – Recensione

“Frank” è un film del 2014 diretto dal regista Lenny Abrahamson. Una produzione anglo-irlandese che racconta la storia, liberamente ispirata a quella del cantautore Frank Sidebottom o a Captain Beefheart, di Frank, la voce solista e leader dei Soronprfbs, band con un nome volutamente impronunciabile. Il protagonista del film, tuttavia, non è Frank, ma Jon, un ragazzo con la passione per la musica, che sogna di diventare cantautore. Un giorno, mentre assiste al tentato suicidio di un uomo sulla spiaggia, scopre egli essere il tastierista appunto dei Soronprfbse e viene, con un colpo di “fortuna”, invitato a suonare con loro per una sera.
Jon, entrato poi a far parte come membro fisso della band, impara a conoscere il nuovo mondo che gli si presenta, fatto di suoni nuovi scoperti attraverso qualsiasi oggetto, una follia collettiva del resto dei membri del gruppo e lo stesso Frank, che porta sulla testa un’enorme maschera di cartapesta che non toglie mai.
Il film, con una trama molto semplice, riesce però a non risultare mai banale. Una fusione tra la commedia ed il dramma, le canzoni che fanno da colonna portante (non solo sonora) sono tutte sperimentali e folli come i protagonisti. Gli attori, almeno non tutti, sono poco famosi ed hanno dei visi perfetti per i personaggi da loro interpretati. “Frank” è un film da non sottovalutare: una piccola produzione indipendente che riesce non solo ad intrattenere con la sua musica e a far sorridere, ma anche e soprattutto a farci empatizzare, strano ma vero, con i suoi protagonisti.
Edoardo Merlini / Liceo Classico Galileo di Firenze