I mancini nel mondo

Vedere una persona scrivere con la mano sinistra desta strane sensazioni e appare alquanto insolito.
Un po’ come osservare i sudditi di sua maestà la regina Elisabetta scorrazzare con le loro vetture sul lato sinistro della carreggiata, con il guidatore che impugna il volante sul lato destro dell’abitacolo: ma come faranno quei pazzi a guidare da quella parte?
Verrebbe da domandarsi se non vi sia una qualche relazione tra questo e il fatto che in U.K. la percentuale delle persone mancine è superiore che altrove; eh si, perché a fronte di una media del 10-11% di mancini rispetto alla popolazione mondiale, nel Regno Unito si stima un’incidenza almeno il 50% più elevata. In realtà non vi è alcun legame diretto: del resto, anche in Belgio e nei Paesi Bassi troviamo un’incidenza di mancini analoga, ma sulle loro strade i veicoli se ne guardano bene da marciare sulla carreggiata di sinistra; e, di contro, in Giappone, dove il mancinismo è assai poco diffuso rispetto ad altri paesi, hanno anche lì scelto la guida a sinistra, come nell’isola d’oltremanica.
Inoltre secondo alcuni studi recenti, il mancinismo è una risorsa preziosa da tutelare: infatti se un tempo i mancini erano discriminati, oggi tale caratteristica è valutata positivamente perché le vengono associate maggiore creatività, maggiore abilità nelle materie scientifiche e vantaggi in alcune discipline sportive.
Addirittura nella storia vi sono state figure molte importanti che si sono rivelate essere mancine, come Napoleone, Alessandro Magno e perfino Giulio Cesare. Tra gli artisti possiamo elencare il nome forse più importante: Leonardo Da Vinci (alcuni studi lo identificano come ambidestro), che proprio in virtù del suo mancinismo usava scrivere in modo speculare. E poi Van Gogh, straordinario pittore fiammingo.
Venendo ai tempi moderni, era mancino il genio della fisica Albert Einstein, Steve Jobs (creatore e fondatore della Apple); è mancino l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e con lui un altro ex-presidente, Bill Clinton; il creatore di Facebook Mark Zuckerberg e Bill Gates (fondatore di Microsoft), il musicista Jimi Hendrix, il fenomeno del calcio Diego Armando Maradona, i tennisti John Mc Enroe e Rafael Nadal, l’attrice Angelina Jolie, il campione di motociclismo Valentino Rossi.
Si può ben dire che in tutte le epoche mancini illustri sono stati sempre presenti ed hanno dato una bella mano allo sviluppo della storia, delle arti, della politica, della società, fin dall’antichità.
Il fatto che il mancinismo sia ancora presente fa ritenere che sicuramente non costituisca uno svantaggio evolutivo: anzi sembra proprio che ai mancini sia spesso riservata … una maggior “destrezza”!
Sara Turchi / Liceo Classico Galileo di Firenze